
"Un’occasione per migliorare l’equilibrio all’interno di un gioiello come il nostro centro storico e per superare la logica del conflitto tra residenti e commercianti".
Gabriele Bove, assessore alla Mobilità, è certo che il nuovo Piano attuativo della sosta, che sta generando discussioni e qualche mal di pancia, sia destinato a regalare vantaggi per tutti.
In molti si chiedono se questo Piano fosse proprio ora il caso di attuarlo, visto le emergenze e la crescente crisi economica, e il rischio di danneggiare le attività commerciali già duramente provate dalla pandemia.
"Questo Piano non nasce ieri, poteva essere adottato già nell’aprile dello scorso anno, ma da persone serie abbiamo preferito rinviarlo e comunque siamo, come del resto abbiamo già fatto in passato, disponibili a valutare nuove misure a sostegno. Il Piano ha una validità di lungo periodo e l’obiettivo di migliorare tutto quanto riguarda i permessi di accesso, la circolazione e la sosta dentro il centro storico, oltre a ridefinire la ztl".
Piazza Santa Maria sarà interessata da cambiamenti importanti, molti temono che producano problemi alle attività.
"Su questo devo dire che ho ricevuto anche apprezzamenti: è sotto gli occhi di tutti che la piazza è un non luogo, un grande caos. E’ l’accesso a via Fillungo, è funzionale al parcheggio delle auto e non siamo intenzionati a diminuire gli stalli, ma c’è anche da garantire anche la funzione pedonale e affrontare il problema del traffico di attraversamento. L’idea è quella di creare un’area pedonale nei pressi dell’imbocco di via Fillungo, spostando i parcheggi persi dall’altra parte dove si libereranno spazi per le strisce blu".
Che tempi prevedete?
"Durante il 2021 contiamo di farcela, mancano alcuni passaggi. Poi ci sarà da pensare anche all’asfalto natura".
Passiamo alla zona sud: ha parlato del parcheggio sotterraneo fuori porta San Pietro: un sogno o ci sono concrete possibilità?
"E’ nel libro dei sogni, quando si disegna l’idea di città si deve guardare lontano, a oggi non ci sono le condizioni anche se la posizione sarebbe ottimale".
Via Elisa a senso unico: anche qui la discussione è aperta e ci sono timori.
"Il senso unico sarà in entrata e va collegato a altre operazioni. Prima di tutto alla rotatoria a porta San Iacopo, destinata a snellire il traffico; poi alla rimozione del semaforo a porta Elisa che genera lunghe code in certi orari. A quel punto si potrebbe mettere a senso unico la via con la garanzia di poter ricavare altri parcheggi a pagamento, compresi quelli ora a strisce bianche, e mantenendo gli spazi di suolo pubblico occupati dalle attività".
Fabrizio Vincenti