E’ morto Brunello Pardini, titolare della Quadrifoglio Scavi di Massarosa, una delle imprese che costruì il pontile di Lido di Camaiore. Ci sono persone che per la vita e l’attività che svolgono divengono veri personaggi: Brunello Pardini, costruttore edile fin dagli anni ‘70, ha lasciato la propria impronta in Versilia, in città ed anche fuori per le importanti infrastrutture edificate: dal pontile di Lido alla passerella sul Burlamacca, dal complesso Trony a Pietrasanta alla ristrutturazione del Polo Nautico fino allo svincolo della Variante Aurelia a Bicchio oltre a numerose piazze. Era gravemente malato e in due mesi ha lasciato la sua terra: ingegnoso e intraprendente, si è spento due giorni fa all’hospice del San Camillo di Forte dei Marmi.
Insieme ai fratelli nel 1979 aveva dato vita ad un’impresa con pochi operai che, in seguito ed in fretta, si sono moltiplicati fino ad oltre cinquanta persone con un fatturato milionario. Negli anni ‘90 era stato nominato Cavaliere del Lavoro e la sua ditta dava lavoro a centinaia di famiglie. Il pontile di piazza Matteotti ne fu il fiore all’occhiello: la Project srl, una società con i colleghi Stefano Varia e Giuseppe Bicicchi, dal 2005, anno della delibera della prima giunta Bertola, segnò il battesimo del primo Project financing versiliese. Il sindaco Giampaolo Bertola affidò ai tre fiorenti imprenditori il sogno che, tra ombre poi superate e luci ancora accese, rappresenta il simbolo della riviera, criticato, osannato e processato.
Pardini era originario di Stiava e viveva a Pieve a Elici. Nel 2012 le prime avvisaglie di una crisi irreversibile si abbatterono su un uomo generoso, umile e serio, che si era prodigato con uomini e mezzi durante la sera della Strage di Viareggio e per l’alluvione in Lunigiana oltre che in molte altre occasioni. La crisi dell’edilizia aveva lasciato il segno sulla sua creatura, l’impresa portata avanti anche con il figlio Alessandro, costruita dal nulla con immensa fatica. Un impero, il suo, che lo ha visto all’opera come un signore semplice quale era. Ne restano il pontile che sfonda il blu del mare, gli edifici, le case, l’ascesa e la caduta in un percorso umano, troppo umano, come scrisse un grande.
Isabella Piaceri