REDAZIONE LUCCA

Due “Daspo urbani“. Il questore allontana soggetti pericolosi

Il primo nei confronti del 59enne che aveva sparato a salve a San Concordio. L’altro a un 51enne che crea frequenti problemi nella zona di Palazzo Pretorio.

Due “Daspo urbani“. Il questore allontana soggetti pericolosi

Lotta al degrado e alla microcriminalità in città. La Polizia di Stato ha emesso due Daspo urbani (il termine tecnico è Dacur, acronimo di “Divieto di Accesso ad Aree Urbane”) nei confronti di due cittadini lucchesi. Il questore Edgardo Giobbi, attraverso la Divisione Polizia Anticrimine, sta dando un forte impulso allo strumento delle misure di prevenzione, la cui adozione spetta al questore come autorità provinciale di pubblica sicurezza. Il provvedimento si applica nei confronti di soggetti che reiterano condotte che attentano in senso lato alla sicurezza pubblica ovvero al decoro urbano e all’uso di determinati spazi della città.

Negli ultimi giorni la Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha irrogato due “Dacur“ ad altrettanti soggetti, con numerosi precedenti di polizia e penali, resisi responsabili di condotte che hanno inciso sulla sicurezza della città, e che hanno registrato un tempestivo intervento della Polizia.

Il primo caso ha riguardato il 59enne tratto in arresto dai poliziotti della Squadra Volanti lo scorso 15 maggio dopo aver esploso due colpi con una pistola (rivelatasi poi a salve), aver minacciato con un coltello dei passanti, tra l’esterno del centro commerciale e il viale San Concordio, e infine fatto resistenza ai poliziotti intervenuti. Per lui il questore ha disposto il Dacur “Willy”, vietandogli per due anni l’accesso e lo stazionamento dinanzi ai locali pubblici di viale S. Concordio e di via Girolamo Savonarola.

Il secondo Dacur, adottato grazie alla proficua sinergia tra la Polizia di Stato e la Polizia locale, ha riguardato un 51enne, anch’egli lucchese, che staziona nei pressi del Loggiato di Palazzo Pretorio, spesso in stato di ubriachezza. Nei giorni scorsi era stato allontanato sia dalle pattuglie della Polizia di Stato che della Polizia municipale, ai sensi della normativa sul decoro delle città e in violazione del regolamento di polizia urbana adottato dal comune di Lucca nel 2018. Per lui, oltre alle sanzioni amministrative per ubriachezza e per violazione del regolamento comunale, il questore Giobbi ha adottato la misura di prevenzione del Dacur “urbano”, che gli vieta per due anni l’accesso in piazza San Michele, pena una denuncia alla Procura in caso di violazione. Sarà sufficiente? Non resta che attendere.