Sant'Anna, giro di droga gestito da una famiglia: tre arresti

In manette il padre 51enne e i due figli di 19 e 29 anni. In qualche caso avevano partecipato a operazioni di vendita anche dei figli minorenni, mentre la moglie era solita fare da 'palo'

Il capo della Mobile Silvia Cascino

Il capo della Mobile Silvia Cascino

Lucca, 21 ottobre 2016 - Una famiglia intera dedita allo spaccio, dove persino ignari minorenni fungevano da 'corriere' per rifornire i clienti della droga. E' di tre arresti il bilancio dell'operazione condotta dalla squadra mobile della polizia di Lucca diretta da Silvia Cascino che ha permesso di smantellare il giro di droga che da anni interessa piazzale Sforza, in pieno quartiere Sant'Anna. In manette è finito un 51enne di origini marocchine, Ejjilali Jarmouni, ritenuto 'boss' della banda, residente in una casa popolare di piazzale Sforza. Insieme a lui, arrestati anche i figli Mostapha (19 anni) e Bendaoud (29 anni), non nuovo quest'ultimo a episodi legati alla droga.

La 'catena di montaggio', secondo gli inquirenti, funzionava così: il padre si riforniva della droga che poi smistava tra i figli, i quali avevano il compito di venderla al dettaglio. Secondo quanto ricostruito, alcuni episodi avrebbero visto coinvolti anche altri figli minori di 14 anni e pure la moglie di Ejjilali, solita fare da palo. Alla fine della 'catena', un altro figlio del 51enne: a lui erano destinati i proventi della vendita. Quei soldi avevano permesso al figlio di fare investimenti nei suoi negozi, tutti in Marocco, dove cioè lo stesso ragazzo vive da tempo dopo essere stato allontanato da Lucca per questioni di droga.