Discarica di pneumatici scovata alle ex miniere

La scoperta del Comitato tallio durante un sopralluogo a Valdicastello "Segno di incuria e superficialità". L’assessore: "Risale agli anni ’60"

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di Daniele Masseglia

Decine e decine di pneumatici abbandonati senza alcuna autorizzazione. Accatastati all’interno di una galleria delle ex miniere di Valdicastello da almeno 60 anni, ma solo ora qualcuno ufficialmente se n’è accorto. A scoprire la discarica sono stati i membri del Comitato tallio Valdicastello durante un sopralluogo finalizzato a trovare una potenziale sorgente per ripristinare l’irrigazione di campi e orti, servizio che nella frazione carducciana manca ormai dal 2016. Inevitabile e immediata la polemica a distanza con il Comune, vanificando il dialogo che era tornato tra le parti dopo il “muro contro muro“ andato avanti per diverso tempo a causa di questioni ambientali come il tallio e i cosiddetti “gradoni della vergogna“ all’ex discarica davanti alla chiesa parrocchiale.

Di fronte a una discarica del genere la rabbia è tornata invece a farla da padrona, con il comitato che accusa il Comune di dedicare pochissima attenzione alle esigenze del paese e l’amministrazione comunale che assicura tempi brevi – al massimo due mesi – per bonificare la galleria, che si trova lungo il tracciato viario su cui era stato ipotizzato un collegamento tra Valdicastello e Sant’Anna di Stazzema, all’altezza della sorgente Molini di Sant’Anna. "Eravamo impegnati nella ricerca di eventuali sorgenti da cui attingere acqua per il progetto di irrigazione dei campi – racconta il presidente del comitato Luigi Pelliccioni – quando ci siamo imbattutti in tutti quegli pneumatici abbandonati all’imbocco di quella che una volta era una galleria. Come diciamo purtroppo da tempo, questo episodio denota l’incuria e la superficialità di chi amministra il nostro territorio. Come si fa a non aver mai notato né segnalato una discarica del genere? Mi riferisco anche alle iniziative effettuate alle ex miniere con le visite guidate. Invece nulla, nessuno ha mosso un dito: basta vedere i ’gradoni della vergogna’, che sono ancora lì che gridano vendetta nonostante gli annunci e le promesse sentite negli ultimi anni".

E così la questione dell’irrigazione, che dovrà passare dall’analisi delle falde per trovare acqua potabile, fino al maxi progetto di una nuova tubazione di alcune centinaia di metri per coinvogliare l’acqua nei giardini, lascia il passo a questa nuova scoperta. "Mi sono informata con gli uffici: gli pneumatici – dice l’assessore all’ambiente Tatiana Gliori – sono presenti dagli anni ‘60. Entro un paio di mesi sarà tutto bonificato, il problema più grosso riguarda la zona, in quanto impervia. Bisogna capire a chi affidare gli interventi di rimozione e smaltimento La cosa più importante ora è risolvere questo problema".