Dimissioni di Tronca. Il centrodestra fa quadrato

Lega e FdI ribattono alle accuse Pd: ”E’ un professionista molto preparato. I dem sono solo capaci di polemizzare, senza costrutto, su qualsiasi cosa”.

Dimissioni di Tronca. Il centrodestra fa quadrato

Dimissioni di Tronca. Il centrodestra fa quadrato

Il centrodestra fa quadrato intorno alla vicenda delle dimissioni dell’ex prefetto Francesco Paolo Tronca e rigetta al mittente le affermazioni del Pd che ha ipotizzato un collegamento tra le dimissioni e la presentazione di un esposto, per l’incarico di consulente avuto da Lucca Holding, alla Corte dei Conti.

A prendere le difese di Tronca è in primis l’onorevole della Lega Elisa Montemagni che definisce le parole degli esponenti del Pd come la solita sterile polemica. "Ormai siamo stati abituati a conoscerli gli esponenti del Pd, che a vari livelli, sanno solo argomentare facendo sterili polemiche – commenta – una lunga dissertazione quella dei Dem che, come al solito, tendono a mettere tutti dietro la lavagna-prosegue Montemagni." Per l’esponente leghista, la verità è una sola, ovvero che il Tronca è un professionista molto preparato. "Non si capisce – conclude – se l’odio dei Dem (in questo caso Raspini ed Alfarano) sia dovuto alla paura che facesse bene (di nuovo) anche a Lucca o che loro in anni passati non siano stati in grado di attirare verso il nostro capoluogo persone di eguale spessore. Un atteggiamento, quello piddino che, oltre ad essere assurdo, lo ribadiamo, è tipico di chi è solamente capace di polemizzare, senza costrutto, su qualsiasi cosa".

In difesa di Tronca, del Comune di Lucca e di Lucca Holding interviene anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi che si dice convinto di quanto fosse stata azzeccata la scelta dell’ex prefetto nelle vesti di consulente, una scelta avvalorata anche dalla commissione di vigilanza di Lucca Holding.

"Ci sono solo da fare i complimenti a Pardini e Porciani per la lungimiranza della scelta – dichiara – di contro un’opposizione che non si rassegna a un risultato elettorale ormai lontano e che continua nella sua opera di denigrazione a priori di un’attività comunale che non ha paragoni con l’inerzia colpevole dei dieci anni precedenti, quando Raspini e compagnia hanno dimostrato di avere poche idee e anche quelle piuttosto confuse. L’esultanza con la quale Raspini e compagnia hanno salutato la conclusione del rapporto con Tronca dimostra il livello molto basso di un certo modo di fare politica che si basa sul rancore, che non costruisce nulla e che mira solamente a mettere alla berlina chi governa".