Difesa di Seung al lavoro "Scavare nel vissuto..."

Guidati dal professor Meluzzi si sono riuniti i periti per la perizia "Andiamo oltre la cronaca, il punto è la capacità di intendere e di volere".

Difesa di Seung al lavoro  "Scavare nel vissuto..."

Difesa di Seung al lavoro "Scavare nel vissuto..."

di Saverio Bargagna

Calarsi nei meandri della mente dello "Sciamano", alias Gianluca Paul Seung. Inerpicarsi lungo i crinali delle emozioni, immergersi nel vissuto del 35enne di Torre del Lago attraverso un percorso teso a formulare una perizia psichiatrica in grado di sostenere il peso di un processo per omicidio. L’equipe del professore e psichiatra Alessandro Meluzzi – a difesa dell’italo-cinese accusato di aver massacrato e ucciso il brillante medico 55enne Barbara Capovani – ha appena avviato i lavori di ricerca, annunciando un percorso che proseguirà nelle prossime settimane. "Non ho ancora avuto modo di parlare direttamente con Seung – spiega il professor Meluzzi –, tuttavia abbiamo avuto una prima riunione fra consulenti della difesa così da iniziare a mettere a punto le strategie da adottare".

"Il nostro sarà un lavoro approfondito – aggiunge Meluzzi – perché è necessario scandagliare l’intero vissuto emozionale di Seung, così da indagare sulla sua capacità decisionale, la sua capacità di intendere e di volere al momento dell’aggressione, ma anche la capacità di intendere e di volere allo stato attuale. Un lungo lavoro". Lo psichiatra aggiunge: "Vi è tutta una dimensione del delitto che va oltre la cronaca e all’aspetto oggettivo dei fatti. Noi, allo stato attuale, non ci chiediamo se Seung abbia fatto o non fatto ciò di cui è accusato, noi vogliamo capire la sfera emozionale che lo smuove".

Il delitto di Barbara Capovani – come tristemente noto – si è consumato il 21 aprile scorso. Secondo le ricostruzioni della polizia, supportate anche da alcuni frame delle telecamere di sorveglianza fra Santa Chiara e Stazione di San Rossore, Seung avrebbe atteso la psichiatra Barbara Capovani sotto la finestra del reparto per poi colpirla con un mattarello o comunque con un oggetto simile. "E’ ovvio – aggiunge Meluzzi – che il fulcro di tutto ruoti intorno alla capacità di intendere e di volere dal quale ne deriva l’imputabilità o meno del soggetto. Ad ogni modo pur essendo questo il punto centrale, non è tuttavia l’unico. Vogliamo capire se Seung ha conservato la lucidità o se questa si sia ridotta, aspetti che comunque poi influiscono sugli esiti di un processo".

Gianluca Paul Seung intanto si trova ancora in una cella di Sollicciano mentre il suo profilo online – con tutti i suoi inquietanti messaggi – risulta ancora aperto.