
Massimo Donatini, reo confesso del delitto Sodini
Lucca, 30 novembre 2016 - Condannato a una pena di tredici anni e quattro mesi Massimo Donatini, 44 anni, operaio Lucart che nell'aprile 2015 uccise a colpi di pistola il suo caporeparto, Francesco Sodini, 53 anni, nel corso di quello che a tutti gli effetti apparì come un agguato fuori dalla casa dello stesso Sodini, dove l'omicida lo stava aspettando. La sentenza, arrivata questa mattina dal gup Giuseppe Pezzuti nel corso del rito abbreviato in udienza preliminare e accoglie le richieste avanzate dal pm Antonio Mariotti.
Donatini avrebbe agito perché convinto che il caporeparto Sodini e altri due colleghi l’avessero in qualche modo preso di mira, tanto da temere (assurdamente) di perdere il proprio posto di lavoro. Quella tragica mattina del 7 aprile, Massimo Donatini, con la pistola sottratta al padre il giorno precedente, percorse a piedi oltre 8 chilometri per raggiungere, da Camigliano, piazza Salvo D’Acquisto a San Filippo, dove viveva Sodini. Tese poi un agguato mortale al suo caporeparto, scaricandogli addosso 13 colpi. Quindi andò a costituirsi in caserrma dai carabinieri, consegnando l’arma.