“Defibrillatore a scuola“. La “Mirco Ungaretti“ ospite a Roma alla Camera

L’associazione protagonista della Giornata della rianimazione cardiopolmonare. Sul palco anche Beatrice, la ragazza di Nozzano che a giugno salvò il nonno.

“Defibrillatore a scuola“. La “Mirco Ungaretti“ ospite a Roma alla Camera

“Defibrillatore a scuola“. La “Mirco Ungaretti“ ospite a Roma alla Camera

Importante vetrina romana per l’associazione Mirco Ungaretti Onlus che lunedì è stata invitata alla Camera dei Deputati in occasione della Giornata mondiale della rianimazione cardiopolmonare con la IRC e cinque scuole lucchesi. "È stato un onore per noi – commenta l’associazione – riuscire a portare da un piccolo paese di campagna (Guamo) la nostra testimonianza, ma soprattutto la testimonianza di tante tante associazioni che portano il nome di una persona scomparsa, colpite da un arresto cardiaco improvviso".

"Ricordiamo solo il primo dei 3 punti che all’unanimità è stato condiviso come essenziale da tutte le associazioni presenti, ovvero: “Rendere obbligatoria la rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo del defibrillatore e le manovre di disostruzione nelle scuole, magari formando i docenti delle scuole come stiamo facendo a Lucca, Arezzo, Piacenza“".

L’associazione ha portato a Roma in particolare le esperienze di Marisa Giunchigliani Ungaretti e quella di Beatrice Bandiera Marlia, la 22enne di Nozzano che il 15 giugno scorso salvò la vita al nonno Piero Landini azionando il defibrillatore in modo esemplare. "E’ stata un’emozione grandissima – racconta Beatrice – e anche un onore parlare alla Camera dei Deputati. E’ importante che si faccia tutto il possibile per insegnare ad usare questio prezioso strumento. Anche mio nonno Piero, che oggi sta benissimo, era orgoglioso. Vuole rigraziare tutto lo staff di cardiologia ed emodinamica del San Luca del professor Francesco Bovenzi e anche l’operatore del 118 (purtroppo non sappiamo come contattarlo) che quel drammatico 15 giugno mi guidò al telefono in modo straordinario. Sul palco ho raccontato la mia storia: ho salvato mio nonno solo grazie al corso per il defibrillatore fatto al liceo Vallisneri. Ora tocca ai parlamentari darsi da fare...".

Paolo Pacini