Cuaròn ha già fatto un tuffo con la troupe

Sopralluogo del regista al Bagno Piero dove saranno girate le scene di "Disclaimer". Attese le star Cate Blanchett e Kevin Kline

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di Daniele Masseglia

Manca poco al primo ciak della nuova serie “Disclaimer“ che il regista messicano Alfonso Cuarón girerà in gran parte in Versilia per la Apple tv+. Le riprese di quello che è stato definito un thriller psicologico, con protagonisti d’eccezione quali Cate Blanchett e Kevin Kline, in realtà sono già iniziate sotto forma di prove, come quelle effettuate ieri da Cuarón in persona al bagno “Piero“ di Forte dei Marmi, location che ospiterà la maggior parte dell’intero progetto. Un fermento che si respira in tutto il territorio, specie al quartier generale della produzione, che ha scelto come base operativa i “Giardini della Versilia“, sull’Aurelia a Pietrasanta, immensa struttura di cinque ettari fatta ripartire lo scorso giugno dall’imprenditore campano e versiliese d’adozione Armando Lanza dopo tre anni di chiusura e abbandono. Una scelta che rafforza il legame tra Cuarón e la Piccola Atene, di cui il regista è cittadino onorario dal maggio 2014 e in cui ha preso casa dividendosi tra Pietrasanta e Londra.

Dopo aver ricevuto in questi giorni la visita dell’attore e amico George Clooney, venuto a Forte dei Marmi per divertimento e per affari, il regista messicano si dedicherà anima e corpo alla sua nuova sfida cinematografica, che lo impegnerà più o meno fino alla metà di ottobre per un totale di oltre 500 tra attori e comparse. La troupe inizierà ufficialmente a girare la scene questo weekend a Pisa per poi spostarsi a metà mese al bagno “Piero“, dove stazionerà fino alla fine dei lavori. Una parte del set verrà allestito anche a Viareggio sul lungomare, in via Foscolo, in viale Buonarroti e lungo il canale Burlamacca. Se nel parcheggio di via Vico, a Forte dei Marmi, è stato allestito un punto servizi dedicato in particolare a trucco e sartoria, sono i “Giardini della Versilia“ di Pietrasanta ad aver cambiato pelle trasformandosi in una piccola Cinecittà, termine molto in voga tra gli stessi responsabili della produzione. Un lavoro intenso e febbrile che vede impegnate circa 400 persone, italiane e inglesi, per una decina di ore al giorno. E’ qui che prendono forma scenografie, costumi ed effetti speciali da trasportare poi sul set. Con tutte le precauzioni del caso: all’ingresso lato mare c’è una sorta di “hub“ con sette ragazze che gestiscono il punto Covid. Al test deve sottoporsi chiunque entri, con il personale della troupe che effettua un tampone alla settimana. Poi, una volta dentro, si apre un mondo: ci sono la sartoria, la postazione per il make up e il parrucchiere, le attrezzature per girare le scene, gli uffici al piano superiore per fare le riunioni, la falegnameria e tanti camion. E poi ancora l’allestimento del catering, la carpenteria, i macchinisti e gli uomini della security, che stazionano giorno e notte.

L’economia della zona ringrazia perché 400 persone al giorno significa boccate d’ossigeno per l’indotto. Dai ristoranti alle trattorie, dai bar alle boutique, fino agli alberghi, in particolare il “Mondial resort“ di Tonfano, del senatore di Forza Italia ed ex sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni, che per due mesi ospiterà tutto lo staff della casa di produzione.