"Costi esorbitanti, no all’opera"

Unione Popolare si oppone alla costruzione di assi viari in Toscana, che costerebbero 173 milioni di euro e non favorirebbero la mobilità dolce, la rete tramviaria e la logistica. Si propone un programma alternativo che coniughi tutela ambientale e diritti sociali.

"Un costo esorbitante, oltre 173 milioni di euro, che provocherebbe un la riduzione irrisoria del traffico pesante e allo stesso tempo incentiverebbe il trasporto su gomma sia delle merci sia delle persone, anziché favorire con soluzioni alternative come la mobilità dolce, la rete tramviaria e il potenziamento della rete ferroviaria e della logistica, seguendo numerose esperienze virtuose già esistenti e la linea verde tracciata dall’Unione Europea".

E’ quanto emerso dalla serata organizzata da Unione Popolare nella sala consiliare di Capannori sul team degli assi viari. Si è parlato di falde, un patrimonio fondamentale per le province di Lucca, Pistoia, Pisa e Livorno e i pericoli di dissesto idrogeologico idraulico, come le recenti alluvioni in Toscana stanno a dimostrare.

"Altro aspetto fondamentale – si legge in una nota – è stata la necessità di porre tutte le proposte di mobilità alternative presentate non solo nell’ottica della tutela ambientale e del contrasto ai cambiamenti climatici ma anche per favorire la nascita di una comunità realmente inclusiva e integrata facilitando l’accesso al mondo del lavoro e ai servizi a tante persone e famiglie spesso marginalizzate perché vivono nelle periferie. Unione Popolare ribadisce la totale contrarietà, senza se e senza ma, agli assi viari, ma si impegna anche a proseguire nelle prossime settimane e nei prossimi mesi un percorso partecipato e condiviso per la stesura di un programma realmente alternativo e coerente, che coniughi tutela dell’ambiente e diritti sociali, proseguendo con l’appuntamento delle amministrative di Capannori il lavoro degli ultimi cinque anni alla casa del popolo e sul territorio per costituire un mondo più giusto e sostenibile".

Ma.Ste.