Chiusura delle terme, l’attacco. Sale la polemica dall’opposizione: "Serve ritrovare l’identità turistica"

I consiglieri di minoranza sono tornati a parlare della questione, chiedendo un Consiglio comunale aperto

Chiusura delle terme, l’attacco. Sale la polemica dall’opposizione: "Serve ritrovare l’identità turistica"

Chiusura delle terme, l’attacco. Sale la polemica dall’opposizione: "Serve ritrovare l’identità turistica"

"Bagni di Lucca deve ritrovare la sua identità turistica e le sue Terme!". I consiglieri di opposizione riportano alla ribalta della cronaca la chiusura degli stabilimenti termali, fermi ormai da quattro anni. La questione, che ultimamente appariva sopita, ritorna prepotentemente a farsi sentire con la richiesta di Convocazione di un Consiglio Straordinario aperto alla presenza e agli interventi della cittadinanza presentata congiuntamente dai consiglieri di opposizione Annamaria Frigo Capogruppo FDI , Laura Lucchesi , Claudio Gemignani e Massimo Betti della lista civica "Progetto Futuro".

"Una decisione presa di comune accordo e che siamo stati costretti a prendere - affermano i quattro Consiglieri - dopo le Interrogazioni presentate , i sei Bandi promossi dall’attuale amministrazione andati deserti , le quattro proroghe all’ultimo gestore Vittorio La Polla , la non considerazione verso le proposte alternative alla chiusura presentate dall’opposizione nella precedente amministrazione Michelini , il Flash Mob dell’autunno 2022, l’intervento del rotocalco Striscia La Notizia del Giugno 2023 e la Raccolta firme "Salviamo le Terme di Bagni di Lucca della scorsa Primavera ". "E’ necessario - continuano i consiglieri di minoranza - che le reali intenzioni di questa amministrazione siano portate alla luce dell’intera cittadinanza. Basta inerzia sul rilancio di un territorio e sulle sue preziose acque, che potrebbero essere una ricchezza per l’intero territorio provinciale. Basta mancanza di coraggio e decisioni. Basta soldi spesi senza una programmazione a lungo termine: le Terme vogliono una scelta politica e il paese ha bisogno di risposte sul suo bene principale. La decisione di chiuderle da parte dell’amministrazione Michelini, - concludono - si è dimostrata assolutamente fallimentare, e ne è la riprova la non riapertura e il degrado nel quale gli stabilimenti si trovano adesso".

"Dopo sette anni di amministrazione Michelini, alla quale ormai è evidente che lo sviluppo termale non interessi, vogliamo, esigiamo delle risposte e la presentazione di una reale progettualità a riguardo, ed è per questo che abbiamo richiesto il Consiglio".

Marco Nicoli