Lucca, 9 febbraio 2015 - A pochi minuti dalla lettura della sentenza sul caso Ex Safill, interviene l'ex assessore comunale Marco Chiari. "Oggi come si è chiuso il famoso processo Safill che tanto ha fatto parlare e discutere, locazione agevolata, parcheggi regalati, favori fatti dal sottoscritto alla proprietà e via dicendo, sempre in un crescendo per il PM di accuse nei miei confronti. Processo nato di base come corruzione e proseguito per dimostrare che ero un corrotto. Oggi con la sentenza di questo tribunale si è voluto dimostrare che la corruzione non sussiste assolutamente, e questa, dopo che si erano già espressi il Tribunale della Libertà e la Cassazione, è l'ennesima riprova che non sono un corrotto. È vero che vengo condannato a 2 anni, pena sospesa, per falso in atto pubblico, riferita ad una delibera di giunta comunale - conclude Chiari - che chiaramente sin da adesso dichiaro presenteremo appello, perché anche di quello verrà dimostrata la non esistenza però è anche vero che il processo madre era la corruzione. Questa sentenza ha dimostrato dopo 4 anni quello che ho sempre sostenuto, non esiste e mai è esistita corruzione, a nessun livello, da parte mia".
CronacaChiari: "Io condannato a due anni: farò appello"