Cgil e Uil vanno avanti ”Sciopero indispensabile”

I sindacati spiegano la mobilitazione generale indetta per venerdì ”La manovra economica del governo è iniqua e penalizza i lavoratori”.

Cgil e Uil vanno avanti ”Sciopero indispensabile”
Cgil e Uil vanno avanti ”Sciopero indispensabile”

Cgil e Uil confermano lo sciopero di questo venerdì che si svolgerà per otto ore su tutto il territorio nazionale e che coinvolgerà non soltanto i principali mezzi di trasporto pubblico ma anche la scuola, le università e la pubblica amministrazione.

Una decisione quella di tirare avanti con lo sciopero necessaria, a detta dei sindacati, per ribadire l’urgenza di una mobilitazione organizzata per contrastare l’indirizzo economico-sociale della legge di bilancio che non risponde alle necessità del Paese, a partire dai problemi legati all’inflazione.

Sciopero che vuole far riflettere tutti i lavoratori e il governo sulla situazione socioeconomica vissuta dal nostro paese che negli ultimi vent’anni ha visto diminuire progressivamente i salari reali percepiti dai lavoratori.

Le ragioni sono state illustrate ieri in una conferenza stampa alla camera del lavoro da Guido Carignani, Massimiliano Bindocci, Fabrizio Simonetti, Edoardo Gandolfo di Cgil e Uil.

Denatalità, fuga dei giovani all’estero, invecchiamento della popolazione, collasso della sanità pubblica e del sistema pensionistico sono solo alcuni dei problemi che il Paese sta affrontando.

"I lavoratori, con l’inflazione dello scorso anno, hanno di fatto perso un mese e mezzo di retribuzione in termini di potere di acquisto – ha detto Bindocci – e la finanziaria non migliora in alcun modo la loro situazione, mentre il fisco favorirà maggiormente i ricchi a discapito delle fasce medio-basse, come ad esempio con la tassazione al 15% dei lavoratori autonomi, mentre le entrate dei dipendenti sono sottoposte ad un’aliquota ben superiore".

"Non avevamo alcun pregiudizio nei confronti di questo governo, tanto che la presidente Meloni ha partecipato al nostro congresso nazionale, ma il suo operato ci ha poi portato ad andare in piazza per reclamare i nostri diritti in più occasioni – spiega Simonetti – Questo sciopero generale era inevitabile, perché chiede al governo di ridiscutere questioni di importanza tali da non poter rimandare il confronto in proposito".

Andrea Falaschi