REDAZIONE LUCCA

"Cerchiamo i familiari di questi 100 rastrellati"

Esce il volume “Tutti a casa“ (Tralerighe) con storie e memorie di internati militari della Lucchesia, catturati dopo l’8 settembre 1943

Esce il libro “Tutti a casa” e si cercano ora i familiari di 100 rastrellati lucchesi nel 1944. È stato pubblicato da Tralerighe libri il volume “Tutti a casa. Storie e memorie di Internati Militari Italiani di Lucca e provincia. 8 settembre 1943” di Simonetta Simonetti e Andrea Giannasi. Si tratta di un primo lavoro nell’ambito della specifica ricerca storica legata ai prigionieri lucchesi finiti nei campi di concentramento e campi di lavoro tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. In “Tutti a casa” sono presenti nove storie di altrettanti uomini che dopo l’8 settembre vennero catturati e internati.

All’interno le drammatiche storie dagli Stalag sul Reno in Germania al terribile campo di concentramento di Bor in Serbia, dal famigerato Biala-Podlaska alla galassia dei campi di Auschwitz. Nel libro si dipana la quotidiana vita di uomini definiti “stock” (pezzi) destinati al lavoro, alla consunzione, alla morte. Furono oltre 650.000 i militari catturati dai tedeschi e dopo la guerra per decenni i soldati italiani caduti nelle mani dei tedeschi dopo l’8 settembre 1943, hanno vissuto in una sorta di limbo. Essere stati definiti Internati Militari Italiani infatti li ha resi invisibili, facendo presto dimenticare le sofferenze, le torture, le privazioni vissute nei campi di prigionia germanici. In questo libro sono raccolte le storie di Paolo Zumbo, Corinno Magistrelli, Lido Simonetti, Renzo Pellegrini, Francesco Simonetti, Aldo Luciani, Remo Luccarini, Sestilio Lunardi e Giuseppe Giambastiani internati lucchesi che una volta tornati a casa non hanno dimenticato quanto vissuto.

Giovedì 16 dicembre il volume verrà presentato presso la casermetta San Donato (sede della Casa della Pace) alle ore 17. Con gli autori presenterà il libro Nicola Barbato, con i saluti istituzionali di Ilaria Vietina. Questa pubblicazione apre un lavoro sugli internati lucchesi e grazie all’Archivio dei documenti relativi ai rastrellati dell’Associazione Toscana Volontari della Libertà Lucca oggi è possibile iniziare a ricostruire le vicende di quasi 100 rastrellati civili lucchesi. Per la prima volta infatti è stato possibile consultare oltre 250 documenti personali conservati nel fondo, fortunosamente recuperato e tutelato da ATVL, che era stato costituito subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale.

A curare il lavoro furono Carlo Gabrielli Rosi, Carlo Mariani, il Gen. Alberghini, Walter Ramacciotti, Nuska Hoffmann, Pietro Petrocchi, su sollecito di Augusto Mancini, Aldo Muston e con l’aiuto di Maria Eletta Martini, Italico Baccelli e molti altri riuniti intorno al Comitato Patrioti lucchesi poi divenuto Associazione Toscana Volontari della Libertà. Si tratta della vita di cento lucchesi rastrellati prevalentemente nell’estate del 1944 e condotti in prigionia nei campi di Berlino, Mauthausen, Monaco, Spandau, Dresda, Niederschoneweide, Fuerstenvalde, Storkow, Recklinghausen, Norimberga, Nordhausen, Augsburg, Bunzlau, Dachau, (Germania); nei Campi di Graz, Gratcorn, Floreansage, Prachmanning, Vienna, St.Aegyd am Neuwalde, Posnoi, Pandorf e Weiden du Sensil (Austria); ad Aussig (Cecoslovacchia); a Kruschwitz e Koenigshuette (Polonia); a Bor (Serbia); nel campo di Obeese (Jugoslavia); a Voves (Francia); Oppeln (Slesia).

L’archivio in ATVL catalogato da Elisa Andreozzi e Andrea Giannasi, grazie al sostegno della Federazione Italiana Volontari della Libertà, conserva tra i documenti Arbeitskrefte, note dei Refugee center – Allied commission, Werksausweis, la domanda di iscrizione presso il comitato provinciale lucchese reduci dalla prigionia, lettere della Croce Rossa, Arbeikarte, fotografie.

L’Associazione Toscana Volontari della Libertà in questa fase intende aprire contatti con i figli o i nipoti di questi uomini. Sarà possibile scrivere a: [email protected] per richiedere un appuntamento per consultare i documenti personali dei lucchesi rastrellati (vedi elenco a fianco).

Gli autori. Simonetta Simonetti è nata a Lucca nel centro storico. Si è laureata in Lingue e letterature straniere all’Università di Pisa, dopo le scuole superiori, ma la sua vera passione l’ha portata a laurearsi successivamente in Pedagogia, oggi Scienza della Formazione.

Andrea Giannasi, laureato in Storia contemporanea (tecnica militare) presso l’Università di Pisa è autore di numerosi studi sulla formazione di contingenti militari impiegati in scenari di guerra. Tra questi Il Brasile in guerra, La Força Expediçionaria Brasileria 1944-1945, Carocci, Roma, 2014; I Nisei in guerra. I soldati nippoamericani in Italia 1944-1945, Tralerighe, Lucca, 2016.

P.Pac.