
Il paradosso è servito al Parco commerciale di San Vito e quindi, tra gli altri, al negozio Cisalfa in via delle Cornacchie a San Vito. La direttrice Jessica Zavone è rimasta 4 giorni a zero incassi e negozio chiuso nello scorso fine settimana, da sabato a martedì compreso, così come tutti i negozi nei centri commerciali e “affini“.
“Il danno è enorme, ed è francamente difficile farsene una ragione – dice –. Noi eravamo aperti in zona rossa, perchè vendiamo anche abbigliamento e calzature per i bambini, e ora ci chiudono nei festivi e prefestivi in zona arancione. Questo perchè prima le chiusure erano per i centri commerciali, ora il Dpcm le ha estese anche ai “parchi commerciali e affini“. Poco importa, evidentemente che siamo negozi a se stanti, oltretutto molto grandi e con tutta la possibilità per i clienti di far la fila sull’esterno. In più abbiamo distribuito per settimane i buoni sconto del 50% sui prossimi acquisti. E’ chiaro che i clienti tenteranno di spenderli e lo faranno avendo meno giorni di apertura a disposizione. Non credo sia il modo per prevenire le resse e per fluidificare i flussi di clientela“. Riflessione matematica: se su una settimana, come è appena successo, ci sono 4 giorni di chiusura negli altri 3 i clienti dovranno concentrare gli acquisti. E se la logica è tutta da comprendere, il danno per le attività nei centri commerciali, in questo periodo in particolare, è certo. Luci spente e saracinesche serrate anche nel corridoio di accesso alla Coop di S.Anna: per 4 giorni, da sabato a martedì (e si replicherà per tutti i festivi e prefestivi di dicembre) niente lavanderia, niente negozi di gioielleria, profumeria, abbigliamento, calzature.
Le categorie protestano: “Misure contraddittorie, quelle dell’ultimo Dpcm, che chiediamo siano riviste per assicurare la sopravvivenza nei punti vendita presenti nei 1.300 centri commerciali in Italia che danno lavoro a 780mila persone. Negozi che sono sicuri quanto quelli cittadini per comprare i regali di Natale, che hanno investito in sicurezza“. Concetti che Angela Pollicino, del negozio Ellegi nel centro commerciale Coop a S.Anna, rilancia in modo chiaro e forte: “In questo modo non è facile lavorar bene. Aperti a singhiozzo, nei giorni di attività la gente si mette in coda, qualcuno è da richiamare perchè troppo vicini, altri – sottolinea –, spazientiti rinunciano e se ne vanno. Eravamo appena riaperti grazie al passaggio in zona arancione e ora un’altra mazzata, proprio nel periodo prima del Natale. Non ci voleva proprio. Speriamo che ci ripensino“.
L.S.