Case, il Covid alza la ’febbre’ in periferia

Tra i requisiti spazi in più da dedicare all’attività telematica. In calo gli affitti commerciali, ventaglio più ampio per i residenziali

Annunci immobiliari (Foto di archivio)

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Lucca, 13 ottobre 2020 - Il Covid in ’casa’ impone il diktat: mai più senza terrazzo o giardino ma anche mai più senza spazi a misura di lavoro e studio online, come ci spiega Natale Mancini, titolare di Casamica in Chiasso Barletti. “Una cosa l’abbiamo capita – premette Mancini –: non sempre ci basta lo spazio che abbiamo. Oltre al terrazzo e al giardino, ora la ricerca di una casa guarda di più anche a avere uno studio per lo smart working, magari per creare due camere per i figli che finora hanno avuto una stanza unica e si sono dovuti alternare con le lezioni a distanza, ma anche una stanza da attrezzare a palestra se il futuro ci riserverà altri periodi di confinamento a casa“. Ma quindi la pandemia ha stimolato all’acquisto? “Senza dubbio. A fronte della penalizzazione subita dal lockdown, il trend dei volumi di compravendita nel settore residenziale sia in centro storico che nelle zone periferiche è stato in gran ripresa, quasi a voler recuperare il tempo perduto“. E i prezzi? “I prezzi si sono rivelati stabili contrariamente ai modelli delle previsioni nazionali. Lo scossone che hanno subito i mercati azionari ha fatto sì che le quotazioni immobiliari si siano mantenute abbastanza salde“. Le zone e le tipologie più ambite? “Appartamenti in palazzi storici in fase di ristrutturazione o già ristrutturati sono le scelte dei lucchesi, alcuni dei quali con terrazze e ascensori, mentre molte famiglie sempre della città hanno optato per soluzioni fuori dalle mura con giardini e terrazzi. La periferia è in gran ripresa in questo periodo“. Ma quindi appartamento in centro addio? “Non direi proprio. Molti stranieri stanno acquistando in centro con la prospettiva di trasferirsi. Arrivano per lo più dal Nord Europa, Svizzeri, Francesi, Tedeschi e Olandesi. Trattative aperte anche con gli statunitensi per immobili in centro e ville sulle colline“. Locazioni residenziali, qualche novità? “Sono stati immessi in affitto molti immobili che prima erano sul mercato degli affitti turistici e hanno soddisfatto molte richieste“. Locazioni commerciali, qual è il trend e quali sono le zone più colpite? “Per le piccole imprese siamo purtroppo giunti alla crisi di liquidità, è difficile accedere alle due fonti primarie di sostentamento, banche e proprietà: un’emorragia silenziosa per bar, ristoratori e il settore abbigliamento. Per le locazioni commerciali è stato un periodo difficile, di rinegoziazione a ribasso dei canoni a vantaggio dei conduttori e di disdette, per molti i fondi sia in centro che fuori è stata chiesta la risoluzione anticipata, un momento molto duro ma che offre delle opportunità“. Quali sono le zone più colpite? “Sono quelle dove si pagavano i canoni più elevati nel quadrilatero che va da via Roma, via s.Croce, Via Fillungo, Piazza San Michele, Via Buia e Via S.Lucia“. Summer e Comics facevano la differenz a , è così? “Senza dubbio. La cancellazione del Summer Festival è stata un duro colpo, anche per i Comics abbiamo perso la maggior parte delle prenotazioni“. Maxi ville in vetrina? “Anche oltre i 22 milioni, alcune top secret, accessibili solo tramite accredito ai nostri uffici“. Laura Sartini