REDAZIONE LUCCA

Papà separati, la casa per ospitarli non c’è più, mancano i soldi

Niente fondi dal bando. Piano ‘congelato’, ma il Comune ci riproverà

Un padre con suo figlio (foto repertorio)

Capannori (Lucca), 27 settembre 2019 - La struttura per ospitare padri separati con figli dovrà attendere. I finanziamenti del primo bando a cui l’ente di piazza Moro ha partecipato, non arriveranno. Ci si riproverà con la seconda chance. La volontà politica di farlo c’è ancora. Avrebbe dovuto sorgere a Capannori, in una delle frazioni più abitate tra il capoluogo, Marlia o Lammari. Il Comune aveva progettato la proposta, pensando ad un immobile da realizzare ex novo oppure uno da prendere in affitto per adibirlo a rifugio per coloro che si sono trovati, in breve tempo, a doversi inventare nuovi scenari. Un fenomeno in crescita, quello delle strutture dedicate ai padri separati, che stremati dalla crisi economica, dalle spese legali affrontate per la separazione e dal mantenimento previsto per i figli ed ex mogli, non hanno la possibilità di vivere dignitosamente la propria vita, a partire proprio dal potersi permettere un alloggio degno di questo nome.

Sono i nuovi poveri, coloro che avevano famiglia e buon lavoro e che si trovano, in un lampo a dove dormire in auto, perché la separazione, il mantenimento di moglie e prole, magari associato alla perdita del lavoro, si trasforma in un repentino ma tremendo rovesciamento degli equilibri. E chi non può o non vuole l’aiuto delle famiglie, ad esempio i genitori, entra in un meccanismo di grave disagio e difficoltà. Gli uffici sociali dei Municipi devono far fronte a quelle che sono emergenze degli ultimi tempi. Capannori ha pensato a tre- quattro camere e uno spazio comune dove temporaneamente i padri possono stare insieme alla prole, quando è il loro turno, sia in privato sia a contatto con gli altri. Una soluzione ponte fino a quando non avranno redditi certi e possibilità autonome.

In Toscana di strutture del genere ce ne sono poche: a Firenze, Prato e Grosseto dove i locali sono stati messi a disposizione dalla Curia. Capannori è disposta anche a costruirli ex novo, più probabile però l’affitto. Sarebbe la prima Casa per papà in provincia di Lucca. Il sindaco, Luca Menesini ci riproverà, gli uffici terranno d’occhio ulteriori bandi per reperire i fondi. Un nuovo compito per gli uffici sociali, che devono far fronte a nuove esigenze.

Massimo Stefanini