
Gli ‘eroi‘, quelli che per anni sono stati invitati a tenere duro, a non far morire del tutto il Mercato del Carmine dismesso dopo anni di promesse, prima di tutto della giunta Tambellini, possono accomodarsi all’uscita. Da ieri, le cinque attività rimaste in piedi, non senza sacrifici nonostante le agevolazioni nel canone, sono giunte a un punto di non ritorno. Il Comune di Lucca ha inviato loro la comunicazione nella quale sono formalmente invitate a lasciare i locali per dare spazio al cantiere che dovrebbe concludere i lavori e il cui appalto ha ormai un’azienda vincitrice dopo che lo scorso anno il bando indetto da Palazzo Orsetti per la gestione della storica area – nei paraggi delle elezioni comunali – aveva visto vincere la 4233 srl. I problemi nascerebbero proprio dal bando dello scorso anno e dal contratto siglato dal Comune e dalla società vincitrice che prevede, circa le attività presenti nella struttura, un ricollocamento "nella misura massima possibile nella fase di realizzazione dei lavori". In pratica, non è stato previsto nessun automatismo per trovare una soluzione, ma solo una proposta non ancora formalizzata da parte di 4233 srl.
A Palazzo Orsetti, nei mesi scorsi, si è provato a mettere una toppa, offrendo delle licenze a titolo gratuito alle cinque attività per spostarsi altrove: un’ipotesi che almeno in quattro casi non sembrerebbe aver convinto. E così, la patata bollente è passata da una giunta all’altra (e in totale continuità se si guarda agli uffici comunali) ed è pronta a scottare qualcuno. La conferma è arrivata da una conferenza stampa convocata dal Comune dove si è provato a spiegare come sono andate le cose. Lo schema è un classico consolidato: colpa dei politici che hanno preceduto, difesa totale della macchina comunale (con la quale ogni amministrazione deve fare i conti), assicurazione del massimo impegno profuso per risolvere la situazione. Eppure, se 4 attività su 5 hanno ricevuto la lettera di liberazione dei locali senza aver trovato un accordo, qualcosa non deve aver funzionato.
"Di fronte alla possibilità di terminare il recupero in pochi anni di uno dei principali contenitori del centro storico che sarà a disposizione di lucchesi e visitatori, l’amministrazione comunale ha il dovere, nei confronti dei cittadini, di privilegiare sempre l’interesse pubblico – hanno spiegato gli assessori ai Lavori pubblici e al Commercio Nicola Buchignani e Paola Granucci – i lavori devono partire entro circa due mesi per non far perdere alla città il finanziamento Pnrr di oltre 4 milioni di euro: un’occasione irripetibile per Lucca. A fine del progetto, il cui iter è stato avviato dalla precedente amministrazione, con la conclusione dei lavori la struttura risanata sarà consegnata al vincitore della procedura di evidenza pubblica, la ditta 4223 srl che si occuperà della gestione e valorizzazione dell’importante complesso monumentale e commerciale".
Fabrizio Vincenti