REDAZIONE LUCCA

Caritas, un impegno che non smette mai "Tante persone per la prima volta da noi"

La direttrice della Caritas di Lucca, Donatella Turri, fa il punto dell’impegno dell’ente diocesano per sostenere le persone in difficoltà

È un bilancio ancora provvisorio, tuttavia ormai ben delineato, quello che riguarda l’attività della Caritas diocesana di Lucca. Il trend dei numeri, già in crescita per l’anno precedente, si conferma anche per il 2021. Una fotografia a tratti impietosa che rileva sacche di persone in difficoltà, tra disagi economici e situazioni che, da lievemente compromesse, rischiano di trasformarsi in disagio conclamato. A parlarci della situazione è la direttrice della Caritas di Lucca, Donatella Turri.

"I disagi emersi già ai tempi del lockdown – afferma – per certe categorie si confermano, quindi registriamo il ricorso all’assistenza e ai centri di ascolto; l’identikit delle persone che si rivolgono a noi va dalle famiglie numerose ai lavoratori con contratti precari; e poi giovani e molti “ritorni”, ovverosia persone che erano riuscite ad avere un equilibrio proprio e che oggi, invece, vediamo nuovamente affacciarsi per un aiuto".

Il Covid ha e avrà, nel tempo, uno strascico con il quale, purtroppo, doversi confrontare. Mai come in questa attività che si specchia nell’aiuto solidale a chi è meno fortunato, i numeri rappresentano una chiave di lettura fondamentale.

"Fino a novembre – racconta Donatella Turri – abbiamo registrato circa duemila contatti, per la metà si tratta di presa in carico da parte dei servizi sociali e con bisogni che variano dalla richiesta di cibo al pagamento delle bollette delle utenze; Il tema dei “ritorni”, poi, lo registriamo come un campanello di allarme così come emerge la condizione dei “poveri che lavorano”, cioè di persone che hanno un reddito molto basso che non consente loro di vivere senza il ricorso agli aiuti".

Sono le categorie, per esempio, che non sono rientrate nella lista dei cosiddetti ristori, trasparenti all’erogazione di denaro stanziato dal Governo e che dunque non hanno ricevuto nessun aiuto. Alla Caritas ci si rivolge per avere un sostegno. Economico, e non solo. Un riparo per trascorrere la notte e poi, ultimamente non pochi, si rivolgono anche uomini e donne che hanno bisogno di un aiuto provvisorio.

"Abbiamo registrato – prosegue la direttrice della Caritas – anche persone che si sono rivolte ai nostri centri per la prima volta e che sono in una condizione di temporanea difficoltà; in questo caso, la Caritas affronta le situazione attraverso una sorta di intervento di primo soccorso ed è importante farlo perché serve, e noi ce lo auguriamo con tutto il cuore, a evitare che queste persone scivolino nella sacca della povertà, con conseguenze immaginabili".

Il tema dei centri di ascolto, da questo punto di vista, è fondamentale perché intercetta il disagio e riesce a trovare, attraverso una paziente mediazione data dagli strumenti giusti, il percorso utile all’utente. Intanto La Caritas continua ad essere attiva rispetto al “Piano freddo”, sia su Lucca e Piana che su Viareggio.

"Il servizio mense non viene mai interrotto – conclude Turri –; da sottolineare inoltre che anche quest’anno ci sarà la tradizionale cena della vigilia di Natale grazie al contributo delle parrocchie di Vicopelago, San Ginese e Massa Macinaia e che si terrà alla chiesa della Misericordia di Lucca. Il giorno successivo – termina – si terrà il tradizionale pranzo di Natale con la Comunità di S.Egidio".

Maurizio Guccione