Notti fuori dalla caserma, carabiniere donna "licenziata" ottiene il reintegro

Il caso accade in provincia di Lucca. C'è la sentenza del Tar

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Lucca, 12 febbraio 2020 - Il Comando generale dei carabinieri l'aveva congedata. Un "licenziamento" che lei non aveva accettato, rivolgendosi al Tar per un ricorso. E il tribunale amministrativo ha accolto questo ricorso. Il carabiniere donna deve insomma essere reintegrato. La vicenda accade in provincia di Lucca. Qui la donna ha svolto il periodo di ferma volontaria previsto dall'Arma. Ma al termine di tale periodo il comando generale decide per il collocamento in congedo.

Per i giudici, il giudizio negativo sul militare sarebbe stato dato senza considerare globalmente la sua condotta e il suo rendimento, ma in base a una sanzione disciplinare relativa a un solo episodio, due giorni di consegna per aver dormito fuori dalla caserma, intrattenendo «una relazione sentimentale» con un altro carabiniere.

«Pur tralasciando come sia rimasta incontestata la circostanza relativa al fatto che solo ed esclusivamente la ricorrente sia risultata destinataria della sanzione disciplinare (e non quindi anche il commilitone) - si legge nella sentenza del Tar -, è dirimente constatare che l'erogazione di una consegna per due giorni deve ritenersi di per sé insufficiente a fondare un giudizio di non meritevolezza, laddove quest'ultimo non sia confermato e strettamente correlato ad un giudizio complessivo».