
LUCCA
Salirà sul palco di piazza Napoleone venerdì 1° luglio, quattro anni dopo la sua prima apparizione al Lucca Summer Festival. Caparezza, ovvero Michele Salvemini, è uno tra gli artisti italiani più originali e in vent’anni di attività ha saputo creare una vera e propria “community“ di fan di ogni fascia d’età. Lo abbiamo raggiunto nella sua Molfetta, dove sta mettendo a punto lo spettacolo che dal 25 giugno al 13 agosto porterà in tutta Italia.
Quali sono le difficoltà di uno spettacolo come il tuo?
"Cerco di curare ogni dettaglio personalmente, dalla scenografia agli effetti, dalle coreografie alle immagini, per cercare di realizzare qualocsa che sia più vicino possibile a quello che ho in testa. Il mio problema è dare il massimo con le possibilità che ho: se avessi il budget di “The Wall“ naturalmente farei un altro “The Wall“...".
Per te un ritorno al Summer: ricordi della serata del 2018?
"Bellissima atmosfera, nonostante la pioggia. Lo ricordo bene perché in quel tour pioveva sempre, sembrava di stare dentro “Blade runner“... Nel caso, io mi butto sotto la pioggia, per solidarietà con il pubblico. Ma quest’anno non pioverà. Almeno, lo spero!"
Ormai sei quasi di casa qui: la collaborazione con Simone Bianchi, poi Lucca Comics & Games. Come è andata?
"Lucca è una città che mi ha restituito un sacco di buonumore. Lucca Comics è stata un’esperienza straordinaria: in questo momento della mia vita quei tre giorni sono stati una iniezione di positività e voglia di fare ed ero abbastanza in estasi... Pur essendo un vecchio appassionato di fumetti, non ero colpevolmente mai venuto. L’incontro con Simone è stato casuale, nello studio televisivo di Alessandro Cattelan, luogo per me molto inusuale, dove lui faceva l’intervista prima di me. Abbiamo parlato è lì mi si è riaccesa la scintilla della passione per i fumetti. Lui è venuto a vedermi diverse volte dal vivo e ci siamo sentiti. Poi quando l’anno scorso ho deciso di fare una nuova versione di “Exuvia“, per reinterpretare la copertina ho pensato subito a Simone, che poi ha realizzato anche il pop-up. Non pensavo di portarla a Lucca Comics, poi lui me l’ha proposto e ho accettato. Per me è stato divertente, davanti a una sala piena, per una volta non cantare ma parlare del disco e di quello che c’è dentro. Il bello è che in platea ogni cinque, sei persone vestite normali c’era un Uomo Ragno, un Batman e altri cosplayer assortiti... Un’atmosfera onirica, un’esperienza bellissima, come anche il girare in città e vedere tutta quella gente felice. Credo proprio che tornerò, in incognito, se ci riesco".
Come sarà tornare sul palco, dopo quattro anni?
"Dal mio primo album del 2000 la mia scelta è stata di investire nei concerti. Sono refrattario alla televisione... Il mio modo più naturale di comunicare è il palco e sono andato avanti grazie ai concerti. Per me ogni esperienza legata a un album è una cosa a sé e “Exuvia“ senza live sarebbe rimasto monco. Dopo due rinvii ho deciso di non rimandare più il tour e anzi di anticiparlo all’estate, almeno sarei stato sicuro di poterlo fare".
Paolo Ceragioli