Caffé Di Simo, è la volta buona. Svelato il programma dei primi tre di mesi di eventi

Complessivamente una quarantina di appuntamenti, molti dei quali vedranno protagonisti giovani emergenti

Caffé Di Simo, è la volta buona. Svelato il programma dei primi tre di mesi di eventi

Caffé Di Simo, è la volta buona. Svelato il programma dei primi tre di mesi di eventi

La mattina presentazione di libri e mostre, il pomeriggio concerti: ecco come si articolerà per (almeno) tre mesi la riapertura del Caffè Di Simo nel centenario della morte di Giacomo Puccini, una gradevole, per quanto temporanea, novità dopo anni di tentativi andati a vuoto e di polemiche. L’amministrazione Pardini che ha trovato un accordo con la proprietà ha presentato ieri un ricco programma che prevede già nei prossimi due mesi ben 22 giorni di eventi (complessivamente una quarantina, molti dei quali vedranno protagonisti giovani emergenti) in collaborazione con alcune associazioni lucchesi e con il contributo del Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane.

A annunciare il programma, l’assessore alla cultura Mia Pisano, che si è impegnata in prima persona per la riapertura, insieme alla presidente dell’associazione Laboratorio Brunier (capofila del progetto) Maria Bruno, all’avvocato Sergio Conti che rappresenta la proprietà del Di Simo e al responsabile dell’ufficio Sportello Eventi del Comune, Angelo Nencetti. Per il momento gli eventi sono concentrati tra il 6 aprile e il 22 maggio, ma le parti stanno lavorando per aggiungere il mese di giugno, senza escludere ulteriori proroghe.

"L’amministrazione comunale è lieta e grata insieme – dice Pisano – E’ lieta di riaprire al pubblico un luogo che tra Ottocento e Novecento ha ospitato tanti grandi intellettuali e artisti, ed è lieta di farlo proprio nel centenario della morte di uno di questi grandi, Giacomo Puccini, con un programma che sarà dedicato a lui, alla sua produzione, al suo rapporto con la città e con questo Caffè. Ma l’amministrazione comunale è anche grata nei confronti della proprietà del Di Simo, che ha compreso l’importanza di questa apertura al pubblico, cogliendone il significato più profondo e grata nei confronti delle associazioni, prima fra tutte il Laboratorio Brunier, che hanno lavorato molto, e bene, per poter dare vita ad una programmazione di livello che sarà sicuramente apprezzata. Un grazie al comitato per le celebrazioni pucciniane, che ha supportato un’operazione culturale che per la nostra città ha una portata davvero notevole".

Soddisfatto anche l’avvocato che cura gli interessi della famiglia proprietaria del fondo che ha confermato essere in piedi alcune trattative. "La proprietà che tiene molto alla dimensione culturale del Caffè – ha spiegato Conti – è molto contenta e ha apprezzato l’impegno degli uffici comunali. La speranza è che sia l’inizio di una nuova era, richieste ne sono arrivate, ma, come già detto, non c’è ancora nulla di definitivo".

Fabrizio Vincenti