La festa più bella? E’ quella con la focaccia (e non solo) del Forno Giusti, che in un attimo ti fa viaggiare nei ricordi e ti sa di “Lucca“. Due secoli di storia, sempre la stessa sede in via Santa Lucia, bontà che ritornano e che si moltiplicano in un’offerta che nel tempo si è arricchita: una carrellata di gustosità per i buffet ma anche per pranzo e cena, anche a misura di vegani.
Oggi i proprietari sono Monica Dianda (il suo papà Marino era lo storico commesso che nel 1975 rilevò l’attività dal signor Giusti), il marito Luca Nardi e Giuliano Rugani. Ieri “Botteghe in Vetrina”, progetto lanciato da Confcommercio Toscana per far conoscere al pubblico, attraverso il web, autentici presidi di gusto e tradizione, ha premiato il secolare Forno a vapore Amedeo Giusti aperto a Lucca nel 1823. La troupe ha girato un video per narrare la storia del locale e, insieme, quella di un produttore selezionato tra i fornitori di punta. Ne nasceranno brevi video che saranno pubblicati a cura di Fondazione Sistema Toscana sui social di Vetrina Toscana, oltre che naturalmente su quelli di Confcommercio Toscana delle aziende coinvolte.
“Un riconoscimento che per noi è una grande soddisfazione – così i titolari –. Non è da meno quella degli emigrati lucchesi che magari dopo 50 anni tornano a Lucca e vengono qui, commossi, a mangiarsi la focaccia“. Monica Dianda ricorda i tempi in cui il papà faceva la spola con il triciclo per consegnare il pane alla Casina Rossa, alla Caserma, all’Ospedale. Questo, e molto di più, è il Forno Giusti.