Barriere anticaduta sulle Mura: difficile cambiare il progetto

Questione spinosa per la giunta Pardini che ha ereditato il tutto dalla passata amministrazione. Oggi sul tavolo la discussione

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Tra le eredità di cui la giunta Pardini avrebbe volentieri fatto a meno c’è anche la questione, sempre più spinosa, delle barriere anticaduta da installare sulle Mura. L’opera, prevista dalla giunta Tambellini, che fa parte di un piano di recupero del monumento simbolo della città è stata oggetto di dura contrapposizione anche in campagna elettorale e ora, con il cambio di amministrazione, torna di attualità, con molti vincoli e pochi margini per essere modificata, come conferma l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Buchignani.

"E’ una situazione complicata, la vedo dura – spiega Buchignani che insieme al collega Fabio Barsanti era stato incaricato dalla giunta di compiere le verifiche con gli uffici comunali – perché il progetto non è granché modulabile: di circa 600mila euro di spesa per la fase due, quella per garantire maggiore sicurezza, oltre 500mila sono state indicate per le barriere che danno verso la città e molto poco per rialzare i parapetti esterni. L’amministrazione precedente ha portato avanti tutti gli atti, compresa la gara, il cui termine per la presentazione delle offerte, è scaduto da poco: in pratica, se la nostra amministrazione decidesse di cambiare radicalmente il progetto, dovrebbe tornare a gara e potrebbe vedersi chiedere danni dalla ditta che vincerà la gara già indetta. Diventa un problema e il sindaco, con tutti noi della giunta, dovrà prendere una decisione. Ne parleremo già nella riunione odierna, nella quale riferirò quanto raccolto dai colloqui con i responsabili degli uffici".

Una "patata bollente", in pratica, che cade sulla testa della nuova amministrazione, larga parte della quale si è sempre dichiarata contraria al progetto, senza considerare che SìAmoLucca che ha appoggiato alle elezioni candidati in Forza Italia aveva persino raccolto migliaia di firme per modificare il progetto. Ma lo stesso candidato del centrosinistra Francesco Raspini, in campagna elettorale, aveva aperto all’ipotesi di qualche parziale modifica al progetto sulle barriere che prevede oltre 3,5 chilometri di strutture anticaduta. Nel piano complessivo, parte del quale è ormai in stato avanzato, sono previste anche piste ciclabili a completamente dell’anello esterno della Mura: in questo senso, a breve partiranno i lavori per il tratto tra porta San Iacopo e Porta Santa Maria per poi concludersi con quello che conduce a Porta San Donato.

Fabrizio Vincenti