REDAZIONE LUCCA

Baroncini al Riesame. Il ricorso degli avvocati: "Dev’essere liberato"

1Approderà domani al Tribunale del Riesame il caso di Simone Baroncini, il cinquantenne pisano arrestato per aggressioni con la siringa...

1Approderà domani al Tribunale del Riesame il caso di Simone Baroncini, il cinquantenne pisano arrestato per aggressioni con la siringa...

1Approderà domani al Tribunale del Riesame il caso di Simone Baroncini, il cinquantenne pisano arrestato per aggressioni con la siringa...

Approderà domani al Tribunale del Riesame il caso di Simone Baroncini, il cinquantenne pisano arrestato per aggressioni con la siringa ai danni di alcune donne. Il suo legale chiede che venga rimesso in libertà. Un nome tristemente noto in Lucchesia: si tratta infatti dell’omicida reo confesso di Vanessa Simonini, uccisa il 7 dicembre 2009 a Gallicano. "Chiunque sia il responsabile, non deve essere tenuto ai domiciliari", sostiene la difesa dell’indagato Simone Baroncini che durante l’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per l’avvocato Fabrizio Bianchi, infatti, l’ipotesi di reato che può essere configurata, eventualmente, è quella di lesioni volontarie aggravate e non "violenza sessuale" che prevede la misura cautelare.

Baroncini non ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari. "In attesa del completamento delle indagini, in modo da consentire" al suo legale "di valutare la migliore strategia difensiva", aveva detto l’avvocato. E aveva annunciato che si sarebbe concentrato "sull’aspetto cautelare". Il 50enne pisano è accusato di aver punto con una siringa (per fortuna sembra vuota) tre giovani in tre diverse occasioni a Pisa. Le indagini sono state curate dalla squadra mobile di Pisa e sono scattate dalle denunce delle ultime due vittime, due giovani donne. L’uomo, che aveva finito di scontare 13 anni (era stato condannato a 16) nel 2022 per aver ucciso l’amica Vanessa Simonini, è ancora in attesa del braccialetto elettronico.