Bar vietati a giovani violenti Scatta il Daspo dopo la rissa

Divieto di accesso per un anno nei locali di Chiesina Uzzanese per sei ragazzi. Tra di loro anche lucchesi, protagonisti del parapiglia avvenuto a ottobre scorso.

Bar vietati a giovani violenti  Scatta il Daspo dopo la rissa

Bar vietati a giovani violenti Scatta il Daspo dopo la rissa

Ci sono anche alcuni ragazzi di Lucca tra coloro che per un anno non potranno più mettere piede nei locali di Chiesina Uzzanese, dopo essersi resi protagonisti di una violenta rissa. Il parapiglia scoppiò in un bar di Chiesina Uzzanese, per poi spostarsi all’esterno, tra due gruppi di giovani, la notte del 28 ottobre dello scorso anno. Uno dei ragazzi coinvolti riportò addirittura lesioni gravi, giudicate guaribili in 30 giorni. Per fortuna, non è avvenuto niente di peggio, nonostante la violenta rissa abbia spaventato moto tutti i presenti. Il questore di Pistoia, Olimpia Abbate, in seguito a questi fatti, ha emesso sei divieti di accesso e di stazionare nelle immediate vicinanze di bar, gelaterie, caffè, pasticcerie e altri locali del territorio comunale nei confronti di altrettanti giovani residenti nelle province di Pistoia e Lucca.

I ragazzi sono stati individuati grazie alle indagini svolte dagli agenti del commissariato di Pescia, diretto dal vicequestore aggiunto Davide De Servi. La polizia di Stato ha sentito tutti i testimoni presenti al momento della rissa e visionato le riprese video. Un’indagine accurata che non ha lasciato alcun dubbio. L’adozione dei provvedimenti è stata ritenuta necessaria dopo aver valutato la gravità delle condotte per l’ordine e la sicurezza pubblica, poiché realizzate all’interno e nelle immediate vicinanze di pubblici esercizi e locali di pubblico intrattenimento. L’obiettivo è quello di evitare il ripetersi di fatti del genere. I divieti di accesso e avvicinamento ai locali sono misure di prevenzione di competenza del Questore, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, rientranti nella categoria del divieti di accesso ad aree urbane, (denominati Dacur), la cui disciplina è stata modificata nel 2020 all’indomani dei tragici fatti che portarono alla morte del ventiduenne Willy Monteiro Duarte.

La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a 20mila euro. Il questore Abbate, insieme ai suoi collaboratori, prosegue nell’attività di prevenzione e repressione di tutte quelle condotte dei più giovani che potrebbero mettere a serio rischio la loro incolumità e quella degli altri cittadini. Il settore del divertimento serale è senza dubbio un ambito delicato in Valdinievole e nel resto della provincia, verso il quale la polizia di Stato e le altre forze dell’ordine prestano particolare attenzione.

Da.B.