Banca Generali e la sfida della sostenibilità

Ieri alla Cappella Guinigi il convegno organizzato dai senior partner. Paolo Tacchi e Simona Quilici, dedicato alle strategie per la transizione.

Banca Generali e la sfida della sostenibilità

Banca Generali e la sfida della sostenibilità

Banca Generali porta le sfide della sostenibilità a Lucca. Partendo dalla sostenibilità, non tanto come “moda” ma come un importante strumento della competitività delle imprese. Delle sfide future, ma già attuali, si è parlato ieri al convegno organizzato dai senior partner, Paolo Tacchi e Simona Quilici, presso la Cappella Guinigi. Al consesso hanno partecipato anche il noto fotografo di moda e reportage sociali Stefano Guindani, il ceo di Sofidel Luigi Lazzareschi, il ceo di Rdm Group e presidente della Fondazione Carta e Grafica, Michele Bianchi e Michele Noera, Sustainability&energy transition manager di Lucart Group. Sono stati inoltre gli esperti dell’industria e della filiera della carta, insieme al professore di Economia aziendale dell’università di Pisa, Marco Allegrini, a raccontare come la transizione green sia molto più di una veste di marketing, illustrando quali sono le sfide che attendono le imprese del territorio e le opportunità e i rischi presentati dal mercato in questa fase.

Un importante appuntamento all’interno del quale sono state presentate due iniziative sociali: una donazione benefica all’Anffas per il Progetto Pecora Nera che coinvolge i ragazzi con disabilità, e una borsa di studio destinata al Corso in Tecnologia e Produzione della carta e del cartone presso l’università di Pisa.

Parlando di transizione green è stata definita come "percorso articolato e sfidante, tracciato per rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050, rilanciando l’economia grazie alla tecnologia verde, creare industrie (anche finanziarie) e trasporti sostenibili e ridurre l’inquinamento". Dalle relazioni, è emerso che " questi processi stanno diventando sempre più strategici e sono al centro anche dell’agenda europea come dimostra il Green deal Ue".

L’esempio fornito dall’attenzione verso iniziative all’avanguardia nella produzione e nell’efficienza operativa, che scaturisce da una gestione interna dei principali player italiani e mondiali della carta e dell’intera filiera della carta, "sono la prova tangibile che l’era della transizione è ben viva e sta procedendo a ritmo spedito, rischiando di lasciare indietro - come in tutti i cicli di innovazione - chi non accetta il confronto".

Banca Generali nell’ultimo biennio ha più che raddoppiato le masse investite in soluzioni Esg passando da 6,5 miliardi di fine 2021 a oltre 14 miliardi a metà 2023, con un peso sulle masse complessive gestite pari a circa il 34% del totale.

Il target del 40% di soluzioni Esg al termine del piano triennale a fine 2024 non è lontano e l’accelerazione nella consulenza con la creazione di nuovi professionisti dedicati, conferma l’impegno in questa direzione.