Balzo in avanti al S.Luca. Ora c’è l’ecoendoscopio di ultima generazione grazie alla Fondazione Crl

“Fondamentale alleato per le patologie dell’apparato digerente e pancreas“. Il macchinario è già operativo e sarà “attrazione“ per i territori vicini.

Balzo in avanti al S.Luca. Ora c’è l’ecoendoscopio di ultima generazione grazie alla Fondazione Crl

Balzo in avanti al S.Luca. Ora c’è l’ecoendoscopio di ultima generazione grazie alla Fondazione Crl

E’ stato presentato ieri al San Luca il nuovo ecoendoscopio, un acquisto (sull’ordine di grandezza dei 100mila euro) reso possibile dal contributo per circa il 70% dell’importo totale da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Il moderno macchinario viene già utilizzato, da circa un mese e mezzo, all’interno del Centro endoscopico dell’ospedale lucchese, una struttura all’avanguardia e dotata di una moderna strumentazione in alta definizione (HD) e quindi in grado di fornire risposte adeguate ai cittadini in tutti i campi della diagnostica e della terapia endoscopica delle vie digestive e biliari. La presentazione è avvenuta direttamente nella sede del Polo Endoscopico, al piano terra del San Luca, con il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Raffaele Domenici. Per l’Asl erano presenti la direttrice generale Maria Letizia Casani, il direttore dell’ospedale di Lucca Spartaco Mencaroni, il direttore dell’Endoscopia di Livorno e coordinatore delle Endoscopie aziendali Raffaele Manta e il direttore del Centro endoscopico di Lucca Giovanni Finucci.

La direttrice generale ha ringraziato la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per il costante supporto e la vicinanza. Grazie anche a tutti i professionisti dell’ospedale di Lucca per la loro disponibilità e competenza. In particolare ha fatto presente che il polo endoscopico del “San Luca” si segnala come centro di assoluta eccellenza, che cresce ulteriormente grazie alla nuova metodica. Il vicepresidente della Fondazione Crl, Raffaele Domenici (anche ex primario del settore materno infantile) ha evidenziato in particolare gli ingenti finanziamenti erogati per il San Luca: circa 500mila euro per apparecchiature come il litotritore, il secondo angiografo e questo moderno macchinario per l’Endoscopia.

Il direttore dell’ospedale Spartaco Mencaroni ha messo in rilievo l’importanza dei percorsi integrati all’interno dell’ospedale e ha ricordato che è necessario che venga adeguatamente condivisa la valenza del nuovo ecoendoscopio, che sarà di supporto a varie specialità dell’ospedale. Manta e Finucci sono invece entrati nel dettaglio delle caratteristiche del nuovo macchinario e della nuova metodica. Manta ha sottolineato che a Lucca ci sono professionisti di valore, anche dal punto di vista umano, e che questa realtà non poteva che essere tra le prime a dotarsi della nuova tecnologia. Lucca diventerà così punto di attrazione anche da ospedali limitrofi.

Il dottor Finucci ha espresso la soddisfazione di aver condiviso questa giornata e l’avvio della metodica. Ha esaltato il concetto di lavoro di squadra e ha sottolineato l’impegno costante sulla qualità (attività allineata con quella portata avanti dal coordinatore aziendale Manta). Non a caso Lucca è uno dei 23 centri accreditati SIED (Società Italiana di Endoscopia Digestiva”) in Italia. Ovviamente - come è stato confermato - ci sarà sempre più bisogno di personale formato e, nel caso specifico, dovranno essere creare “nuovi ecoendoscopisti”. La metodica avviata a Lucca è rilevante per studiare le patologie dell’apparato digerente, delle vie biliari e del pancreas. Permette di eseguire un’esplorazione ecografica delle pareti dei visceri e delle regioni circostanti grazie all’applicazione di una piccola sonda a ultrasuoni sulla punta dell’endoscopio. Un passo avanti importante nella prevenzione e diagnostica.

Laura Sartini