Aumento di incidenti in montagna "Vivetela con maggior prudenza"

L’incremento degli ultimi due anni è a doppia cifra: salgono del 15% gli infortuni nelle zone impervie. Tra i fattori determinanti c’è la mountain bike: schizzano i casi di persone in sella in difficoltà.

Diffuse in queste ore dal Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale tutte le informazioni utili a stabilire quantità, qualità, tipologia di ambiente, periodi dell’anno maggiormente a rischio e collaborazioni attivate nel 2022 dai 7131 tecnici volontari e specializzati che dedicano il loro tempo e forze per aiutare chi si trova in difficoltà. Tecnici divisi nelle sedi distaccate delle varie Province e che operano rispetto a codici di base finalizzati a garantire l’immediata assistenza e soccorso, nella maggior parte dei casi in ambiti impervi. Una casistica che riguarda un anno caratterizzato dal ritorno alla normalità con una circolazione di appassionati e amanti della montagna liberi da ogni restrizione messa in campo nella fase della pandemia, per dei dati puntuali facili da traslare nella realtà degli ambiti di riferimento locali, con tutte le zone montane delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco Emiliano poste in particolare evidenza. L’identikit medio della persona soccorsa descrive un uomo italiano, nazionalità dell’84,7% dei richiedenti aiuto, tra i 50 e i 60 anni, leggermente ferito dopo essere scivolato in un’escursione. La percentuale degli uomini soccorsa è in termini generali del 68%, mentre le donne sono il 31,9. Nonostante l’escursionismo resti la prima fattispecie di attività durante la quale avvengono gli incidenti in montagna, viene anche sottolineato il dato più eclatante e in controtendenza che caratterizza l’ultimo triennio di attività e cioè la rapida crescita degli incidenti in mountain bike.

Un aumento in doppia cifra ,+15% in due anni, che trova la propria spiegazione nel rapido diffondersi delle e-bike, le biciclette elettriche, che stanno avvicinando alla montagna numerosissimi nuovi appassionati e turisti. "La montagna è un ambiente straordinario dove svolgere attività all’aperto ma, anche quest’anno, ci troviamo a condividere numeri che confermano il trend in aumento di incidenti degli anni scorsi - spiega il presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Maurizio Dellantonio -. L’aumento delle temperature nelle grandi aree urbane spinge sempre più persone ad avvicinarsi alla montagna e alle relative attività in quota. Questo comporta che molti degli infortunati si trovino spesso alle prime esperienze di attività outdoor in media e alta montagna. Da parte nostra l’appello a vivere la montagna con prudenza, a documentarsi in maniera approfondita, a scegliere con attenzione le attività in base alla propria esperienza e alle proprie competenze e, soprattutto, a imparare il saper rinunciare quando anche il solo buon senso lo suggerisca".

Fiorella Corti