
Artigiani, ecco i nodi da sciogliere. L’assemblea di Confartigianato punta su infrastrutture e burocrazia
Si è svolta l’assemblea generale annuale dei delegati della Confartigianato Imprese Lucca, tenuta dalla presidente Michela Fucile insieme al direttore Roberto Favilla (nella foto). All’ordine del giorno il resoconto sull’anno appena trascorso da parte della Presidente e del Direttore e l’approvazione del bilancio, peraltro all’unanimità.
"Le imprese artigiane – ha sottolineato la presidente Michela Fucile – sono passate da 10.988 dello scorso anno a 10.966 al 31 dicembre 2023. Si tratta di un calo di 20 imprese per cui, sostanzialmente, possiamo affermare che la situazione è globalmente stabile. Se diamo uno sguardo ai settori, le costruzioni rappresentano sempre la quota principale e sono stabili a 4.734 (-17) con una leggera crescita per quanto riguarda la costruzione di imbarcazioni (+5.5%) e la riparazione e manutenzione delle stesse (+8.8%). In calo la costruzione di edifici (-3.2%). In leggerissimo calo le imprese di trasporto (-7), bene la nautica da diporto. Crescono anche quest’anno i servizi alla persona (+1.7%) in particolare parrucchieri ed estetiste (917 in totale, +13 imprese rispetto allo scorso). Curiosità: passano da 4 a 2 quindi calano del 50% i servizi di pompe funebri e attività connesse".
"Per quanto riguarda le infrastrutture, è da segnalare “l’azione” relativa alla realizzazione dello svincolo di Lucca (parte est Mugnano) in relazione al collegamento del previsto asse nord-sud. Si accetta di fatto che tutto il traffico pesante invece che al casello del Frizzone, come previsto, vada a collegarsi con l’A11 nelle immediate vicinanze della città. Se a questo si aggiunge la chiusura del casello di Lucca Est per farci un parcheggio scambiatore, è semplice il calcolo di quanti mezzi pesanti si troveranno a transitare nell’area di San Concordio per giungere a Mugnano e collegarsi all’autostrada. Sempre per il miglioramento dell’Area Vasta viene riconosciuta la necessità di alleggerimento della FI-PI-LI, nata per il collegamento veloce tra le tre città. Tutto il traffico pesante proveniente dalla costa e diretto sull’autostrada A1, Milano-Napoli, verrà convogliato sulla A11, cioè la nostra autostrada. L’unica infrastruttura che oggi ci consente di raggiungere Firenze con tempi ancora accettabili potrebbe subire pesanti ripercussioni dai mezzi pesanti riservando la FI-PI-LI solo al traffico pendolare e per il traffico generato dalle aziende lungo il tracciato. La ferrovia Lu-FI è del tutto inadeguata alle esigenze dei cittadini, degli studenti, dei lavoratori e dei turisti. Il raddoppio della stessa almeno fino a Viareggio così come la realizzazione degli assi viari e dell’asse di penetrazione a Viareggio restano prioritari. Anche l’asse suburbano ad esempio, risponde senz’altro ad urgenti esigenze per il decongestionamento del traffico della città e di alcune aree del territorio…".
A sua volta il direttore Roberto Favilla ha sottolineato come "per affrontare le sfide del futuro l’artigianato, in definitiva, ha bisogno di una nuova forma d’intelligenza: “l’Intelligenza Artigiana” che è la capacità di toccare con mano la materia e trasformarla in un oggetto con un’anima, una storia, un’identità. Questa non deve essere solo tecnologica, ma deve comprendere anche la capacità di adattarsi, innovare e valorizzare le tradizioni che costituiscono il cuore e l’anima del nostro settore".
"A livello provinciale, mi pare doveroso soffermarmi sulla questione della realizzazione del nuovo terminal bus nell’area dell’ex scalo merci. Da quello che è emerso recentemente sembrano esserci seri dubbi sulla realizzazione perché probabilmente dovranno essere fatte opere di bonifica del sottosuolo con un aggravio notevole di costi. In ogni caso, quello che chiediamo all’amministrazione di Lucca è che un’area del genere, nelle immediate vicinanze della città, dopo la realizzazione del sottopasso e la riqualificazione di piazzale Ricasoli, non debba essere lasciata in quello stato di degrado".
"C’è poi la questione del parcheggio fuori porta S. Maria fra questa e l’inizio di Borgo Giannotti. Con un’opera del genere – sottolinea Favilla – scomparirebbero gli spazi blu dentro la Porta che verrebbero destinati ai residenti, e quelli che circondano la rotatoria di piazzale Martiri della Libertà, dove troverebbero posto aiuole e verde ai lati della grande scalinata che affaccerà direttamente sull’ingresso nella città. Tutto questo porterà a liberare il centro storico dalle auto, accompagnando le persone direttamente all’ingresso dentro le Mura, allineando Lucca agli standard europei. E non posso non citare anche la riqualificazione del “Piazzone”, ex mercato di Viareggio e tuttora abbandonato al degrado. Recentemente c’è stata una manifestazione promossa da parte di cittadini e commercianti cui non abbiamo preso parte, ma condiviso le motivazioni per cui veniva fatta visto che il Piazzone è un’area anche per attività artigianali e che è necessario farla tornare ad essere il cuore pulsante della città…".