REDAZIONE LUCCA

Arriva l’estetista oncologica. La donna malata sarà più curata anche nella sua femminilità

Il servizio è stato fortemente voluto da Provincia, Asl, Commissione pari opportunità, volontari e Fondazione Banca del Monte di Lucca che, insieme, metteranno in pratica azioni concordate.

Arriva l’estetista oncologica. La donna malata sarà più curata anche nella sua femminilità

Può sembrare una banalità, ma sentirsi belle è spesso la miglior medicina. Lo sanno bene le volontarie, gli oncologi e le istituzioni che ieri, a Palazzo Ducale, hanno firmato il protocollo di intesa che vedrà finalmente arrivare nei nostri ospedali anche la figura dell’estetista oncologica.

Il servizio, poco conosciuto ma già sperimentato da anni grazie a piccole ma preziose associazioni del nostro territorio, è stato fortemente voluto da Provincia, Asl, Commissione pari opportunità, volontari e Fondazione Banca del Monte di Lucca che, insieme, metteranno in pratica azioni concordate.

“Si tratta di un passo importante nella sanità del nostro territorio – ha commentato la consigliera provinciale Irene Tarabella – La cura della persona malata oncologica deve essere a tutto tondo, riguardando, nel caso della donna, anche l’aspetto della sua femminilità”.

Grazie a trattamenti per viso e corpo, trucco e tante altre piccole “coccole”, infatti, le persone potranno affrontare con maggiore serenità questo delicato e difficile momento della loro vita.

“Il nostro obiettivo è quello di vedere questo servizio messo a sistema – ha detto Piera Banti, dottoressa e presidente della commissione pari opportunità - Siamo convinti che la bellezza può davvero curare: una donna che sta affrontando un percorso di cura oncologico ha bisogno di essere supportata, ascoltata ma anche coccolata”.

“Ci sono voluti anni per far capire l’importanza di questo servizio - ha commentato Duilio Francesconi, direttore della senologia Usl Viareggio che per primo portò al Versilia questa iniziativa – Mi congratulo quindi con tutte le persone che si sono battute per portare avanti il progetto”.

“Noi non prendiamo in cura la malattia, ma la malata - ha aggiunto il dottor Aroldo Marconi – In un momento così critico è importante anche sentirsi belle più che si può. Perdere peso, i capelli o il seno può ledere molto la persona. Avere figure qualificate come le estetiste oncologiche può effettivamente migliorare molto la qualità della vita dei malati”.

“Il servizio naturalmente è rivolto anche agli uomini – ha concluso Siria Perretti, estetista che, dopo importanti lutti, ha dato vita all’associazione Mi curo di te - Molti provano vergogna ad affrontare la malattia, chiudendosi spesso in loro stessi. Questo supporto serve anche a far sì che questo non accada più, ed è bello vedere oggi così tante persone unite per raggiungere questo obiettivo”.

Tra le associazioni che metteranno a disposizione estetiste certificate anche Il ritrovo di Roberta, che si occupa principalmente di attività a favore della prevenzione del tumore al seno.

Giulia Prete