Anziano si perde nel cuore della notte. Un giovane lo salva e lo riporta a casa

Lo ha trovato da solo e al buio davanti alla chiesa

Anziani

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Lucca, 10 settembre 2018 - Una storia da catalogare nella sempre più rara categoria delle buone notizie. Bella anche da raccontare. Anziano lascia la sua casa di Capannori e si perde vagabondando per strada di notte con tutti i rischi del caso. Ma trova un... angelo di nome Francesco, che si ferma, lo fa salire in auto e lo conduce dai parenti, salvandolo. E’ accaduto nei giorni scorsi nel Comune più grande della Piana e adesso la famiglia del pensionato vuole ringraziare pubblicamente chi non ha tirato diritto, chi ha dato un calcio all’indifferenza generale, aiutando una persona in difficoltà. I fatti. Torello Stefanini abita nei pressi dell’incrocio tra la provinciale Romana e via di Paganico. Soffre di una patologia che talvolta lo porta a trovarsi in stato confusionale, diciamo così. Le amorevoli cure della moglie e di tutta la famiglia lo aiutano molto. Frequenta anche un Centro specializzato e fisicamente è più in forma di un cinquantenne. Così è partito, con la volontà di andare a trovare i suoi genitori, ovviamente deceduti da decenni, nel 1971 e nel 1979.    Torello, uno dei fondatori nel 1968 della festa del vino di Montecarlo, paese dove abitava un tempo, cammina quasi in automatico e si ritrova di fronte alla chiesa di Capannori. E’ notte ormai, in giro non c’è nessuno. Lo incrocia una vettura. A bordo un trentaseienne, Francesco Contino, residente a Lucca. Il ragazzo nota la stranezza di questo ‘giovanotto’ vicino al secolo di vita da solo, al buio. Si ferma e chiede se c’è bisogno di aiuto: «Mi sembrava spaesato, confuso, non potevo lasciarlo lì – racconta Francesco –. Ho pensato a mio nonno, la mia coscienza e il mio cuore mi suggerivano di fare qualcosa. Voleva andare a Montecarlo dai suoi genitori, alla loro vecchia casa, dove tutta la famiglia risiedeva. Siccome ho abitato per diverso tempo ad Altopascio – prosegue Contino – conoscevo quindi le strade. Al Turchetto siamo dovuti ritornare indietro, ma ha riconosciuto comunque i luoghi. Durante il tragitto parlava, il mio obiettivo era tranquillizzarlo. Siamo arrivati in corte Stefanini, stavo per avvertire i carabinieri quando abbiamo incontrato una signora che lo ha riconosciuto, quindi è stato un lampo avvertire uno dei figli che abita proprio in quella zona. Un gesto che mi ha donato soddisfazione interiore». Un gesto che non è passato inosservato alla famiglia. «Vogliamo ringraziare Francesco per quello che ha fatto, poteva non fermarsi, come tutti, chissà cosa sarebbe potuto accadere. Torello poteva finire nelle grinfie di qualche malintenzionato, oppure cadere, ferirsi. Le brave persone esistono ancora».