REDAZIONE LUCCA

"Ancora negli occhi quella serata indimenticabile"

Cordoglio anche in Lucchesia per la scomparsa di Franco Battiato che più volte si è esibito a Lucca. Il ricordo di Mimmo D’Alessandro

Grande cordoglio anche in Lucchesia per la scomparsa di Franco Battiato. Sono davvero tanti i ricordi “lucchesi“ legati a Battiato, che più volte e in varie vesti si è esibito nella nostra città, a partire dal concerto nel parco di Villa Mansi nell’agosto 2000, con la band e con al fianco il poeta e filosofo Manlio Sgalambro, entrambi seduti su di un tappeto, come molto spesso accadeva per loro.

Tre anni dopo, invece, nel dicembre 2003, ecco il Battiato in veste classica, in una gremitissima basilica di San Frediano, con la sua Messa Arcaica, le canzoni mistiche e alcuni dei suoi successi pop arrangiati in veste classica, con coro, orchestra e ancora Sgalambro al suo fianco. Una serata dalle grandi suggestioni per il Concerto di Natale che chiudeva la rassegna “Lucca in Musica“ del Teatro del Giglio e dell’Associazione Musicale Lucchese.

Molto più recente, vivissimo nei ricordi di chi era presente quella sera, la grande performance del 20 luglio 2012 sul palco del Lucca Summer Festival, in piazza Napoleone: 6500 spettatori per oltre due ore di concerto, con la band e l’Orchestra Filarmonica Toscanini, nella solita doppia versione classica e rock, evocativa e dura come solo lui riusciva a realizzare senza sforzi e forzature.

Di quella magia, ne è testimone diretto Mimmo D’Alessandro, “patron“ del festival, che volle fortemente il maestro al Summer: "Ho ancora negli occhi e nel cuore quella serata pazzesca e indimenticabile - esordisce - come fosse una cosa viva, di ieri, appena accaduta. Ricordo che in camerino, prima del concerto, era un po’ timoroso, proprio lui, pensate, di salire su quel palco “così importante“, come disse testualmente. E poi lo rividi alla fine, felicissimo, tanto da aver fatto un bis in più, cosa che non succedeva praticamente mai. Era una persona meravigliosa, la più bella persona, insieme a Leonard Cohen, che abbia mai incontrato nel mondo della musica. Si preoccupava di tutti e aveva una parola per tutti, dai facchini ai più umili operai del palco".

Nonostante da tempo si conoscessero i problemi di salute di Battiato, D’Alessandro si è detto comunque molto colpito dalla notizia della sua scomparsa: "Anche se eravamo tutti preparati - conferma il “patron“ - appena ho saputo ho provato un sentimento e un’emozione fortissima. Davvero una brutta botta, perché, lo ripeto, era una gran bella persona, piena di umanità e mai come in questo caso è giusto e doveroso dirlo. È una grande perdita per tutti, senza alcun dubbio".

Rimane, per il direttore artistico del Summer, un grande rimpianto: "Mi sarebbe piaciuto - conclude - riportarlo a Lucca e per lui avrei immaginato un grande concerto, con una grande orchestra, sullo sfondo delle Mura, dove i più grandi della musica hanno suonato. Lui era uno di loro e quando tutti abbiamo capito che non si sarebbe più esibito in pubblico mi è subito venuto in mente questo, rimpiangendo di non aver potuto realizzare questo mio sogno".

Paolo Ceragioli