Vendeva cibo nel magazzino. Blitz dei Nas: chiuso il deposito e bloccate 30 tonnellate di alimenti

Il fabbricato doveva essere destinato solo allo stoccaggio delle merci, ma in realtà non era così. Una parte era dedicata al commercio all’ingrosso di preparati per cibi etnici, titolare finito nei guai

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Altopascio (Lucca), 28 maggio 2023 – Maiale con funghi e bambù o riso alla cantonese per cena? Bastava rifornirsi all’ingrosso in un magazzino di Altopascio, nella zona industriale della cittadina del Tau, a breve distanza dal casello autostradale. Un fabbricato che invece avrebbe dovuto essere destinato solo allo stoccaggio delle merci. Ma questa irregolarità è stata sanzionata dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Livorno i quali, in una operazione congiunta con i colleghi dell’Arma territoriale e relativa alla sicurezza alimentare, hanno verificato il cambio di destinazione dello stabile. Il blitz è scattato giovedì scorso, con i controlli e le verifiche in un deposito: durante l’ispezione è saltato fuori che una porzione dell’immobile era adibita alla custodia delle derrate alimentari ma nell’altra, al contrario, gli accertamenti hanno consentito di scoprire la vendita all’ingrosso di preparati per cibi etnici.

Tutto ciò senza aver provveduto all’adempimento della prevista notifica sanitaria e alla registrazione all’autorità competente. Per queste mancanze, è finito nei guai il titolare del deposito, un uomo di origine cinese di 52 anni che è stato sottoposto alla sanzione amministrativa di mille euro. Ma soprattutto, alla luce degli elementi raccolti durante l’attività investigativa sul posto, i militari hanno richiesto l’intervento dei tecnici e del personale dell’Usl Toscana Nord Ovest. Dopo ulteriori accertamenti, è stata disposta l’immediata chiusura dell’esercizio commerciale, con inibizione dell’attività di deposito all’interno del quale si trovavano circa trenta tonnellate di materiale alimentare che hanno subito il blocco sanitario. Al magazzino in questione è possibile che si rivolgessero titolari di ristoranti e locali che servono cibi di questo genere. Ma saranno le indagini a svelare tutti i possibili collegamenti.

Nelle vicinanze di quell’area vi sono anche le telecamere della videosorveglianza da cui le forze dell’ordine potrebbero ricavare anche ulteriori informazioni su quell’attività. Non è la prima volta che ad Altopascio intervengono i Nas: tempo fa per chiudere un ristorante orientale per carenze igienico-sanitarie e in un’altra circostanza un locale cinese per le stesse ragioni.

Massimo Stefanini