"Aiuta a crescere". Le storie di Martina,. Alessandro e Raffaella

A tu per tu con tre persone che hanno scelto questa esperienza di vita all’interno della Croce Rossa, della Misericordia e della Croce Verde.

"Aiuta a crescere". Le storie di Martina,. Alessandro e Raffaella

"Aiuta a crescere". Le storie di Martina,. Alessandro e Raffaella

di Maurizio Guccione

Si chiama “Servizio civile universale” e negli ultimi anni ha convinto sempre più giovani a fare di questa esperienza una prova di vita. Il settore del volontariato, attraverso il percorso presso Misericordie e Pubblica Assistenza, ha una valenza importante per chi, seppur giovane, si trova a incontrare sofferenza e bisogni collettivi.

Il nostro giornale ha fatto un viaggio nello spaccato lucchese ascoltando la testimonianza di tre giovani di Lucca – due femmine e un maschio – che hanno deciso di scegliere il servizio civile alla Croce Rossa Italiana, alla Misericordia e alla Croce Verde.

"E’ un’esperienza molto utile - afferma Martina Paoleschi, 19 anni che studia Economia all’Università di Pisa - ho scelto il servizio civile presso la Croce Rossa perché ho letto i progetti che portano avanti e li ritengo utili, per me e per la comunità alla quale restituisce un aiuto concreto; l’ambiente mi era già noto, il mio nonno da molti anni si dedica al volontariato e devo dire che è inclusivo: una sorta di seconda famiglia che trovo aiuti molto nelle relazioni interpersonali; inoltre - prosegue Paoleschi - si ha la percezione di fare qualcosa di veramente utile alle persone in difficoltà, aiuta a capire che cosa ci circonda e questo è molto gratificante e formativo".

"Mi dedico ai servizi ordinari con l’ambulanza e ho conseguito la patente per condurre i mezzi semplici della CRI eseguendo i trasporti sociali - aggiunge Martina - : consiglio ai giovani di provare questa esperienza".

Contento della scelta di svolgere il servizio civile universale è anche Alessandro Cappuccio, 28 anni, anch’egli studente universitario di Economia aziendale. "Ho scelto di fare il servizio civile presso la Misericordia di Lucca, perché credo che si tratti di un’esperienza integrante - spiega il giovane - si tratta di un servizio di mezza giornata che pone a contatto con le persone che hanno bisogno; mi occupo di trasportare disabili, giovani o anziani che devono recarsi a fare una visita medica o un esame: un’esperienza che avvicina al mondo reale, con tutte le sfaccettature date dal disagio e dalle difficoltà oltre alla sofferenza; non lo si fa certo per il rimborso spese (si tratta di 507,30 euro, ndr), ma per provare un’esperienza che aiuta a comprendere. L’ambiente della Misericordia, poi, è un mondo tutto da scoprire, un’importante realtà con la quale è utile interfacciarsi". Conclude Cappuccio: "A maggio, trascorso un anno, terminerò questa preziosa esperienza e vorrei rivolgermi ai giovani per dire loro di misurarsi con questo impegno che aiuta a crescere".

Raffaella Lorello invece ha 24 anni e oggi fa l’impiegata; ci racconta la sua esperienza nel servizio civile universale presso la Croce Verde di Lucca che si è concluso da un anno. "Conoscevo l’ambiente come volontaria - afferma Lorello - e mi ero accorta di quanto fosse permeato da unità, arrivando a costituire una sorta di microambiente; l’esperienza svolta in quell’anno è stata molto positiva, produce sicuramente ricchezza e fa crescere nei rapporti umani; durante quel periodo mi sono dedicata all’emergenza, ai servizi ordinari e ai trasporti sociali. Nell’ambiente in cui ho vissuto quei dodici mesi si sono instaurati rapporti profondi; il servizio civile aiuta a creare empatia, a misurarsi e far entrare in quel mondo fatto di diritti e doveri che, in seguito, la persona incontra in qualsiasi luogo di lavoro: consiglio ai giovani di fare questa esperienza che è soprattutto umana".

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