MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Aggressione al bar, controlli a tappeto. Continua la caccia all’uomo

Perlustrazione dell’intero territorio di Altopascio, con diverse auto e una ventina di uomini. L’obiettivo rimane dare un volto e un nome certo all’uomo che ha colpito Luigi Pulcini domenica scorsa

I controlli ad Altopascio (foto Alcide)

I controlli ad Altopascio (foto Alcide)

Altopascio (Lucca), 11 agosto 2023 - Perlustrazione dell’intero territorio altopascese con diverse auto e una ventina di uomini. Ieri mattina i carabinieri hanno setacciato di nuovo Altopascio per controlli mirati periodici. Il baricentro dell’operazione in piazza Croce, vicino al parco Moro, dove recentemente è stata smantellata una centrale di rifornimento della droga. Ma il blitz ha riguardato anche il viale Europa, alla rotonda, via del palazzaccio e parte di via delle Cerbaie. Diverse auto sono state fermate. Un monitoraggio che probabilmente si ripeterà entro beve tempo. L’operazione, condotta anche con l’ausilio dell’unità cinofila, era di carattere generale, non solo quindi legata all’aggressione di Luigi Pulcini, l’uomo di 75 anni aggredito con un pugno che lo ha ridotto in fin di vita domenica scorsa, mentre si trovava seduto al bar di piazza Umberto. Tutto per un presunto sguardo ad una ragazza. Il giovane che era con lei è sceso da una Fiat 500 e lo ha picchiato, facendolo cadere violentemente a terra. Il cazzotto più l’impatto con l’asfalto hanno determinato un effetto devastante. Come ha confermato anche la moglie, Sandra Baldi, alle telecamere Rai, il pensionato, che si trovava qua in vacanza (la coppia ha una casa a Spianate), è in condizioni disperate e lotta tra la vita e la morte.

Le speranze sono molto flebili, legate a un esile filo. Nel frattempo le indagini proseguono senza sosta. Carabinieri e polizia municipale stanno esaminando ogni dettaglio per dare un volto ed un nome certi all’autore delle lesioni gravissime provocate al povero Pulcini e che potrebbero trasformarsi in omicidio preterintenzionale.

Come noto, ormai, in caserma si era presentato il fidanzato della ragazza, anche lei ascoltata ovviamente, autoaccusandosi di quanto accaduto. Il giovane insiste, ma le incongruenze tra quanto rivelato dalle immagini delle telecamere e quanto ricavato dalle testimonianze, sono palesi. Quindi è necessario proseguire l’attività investigativa. Potrebbero emergere a breve nuovi elementi dagli ultimi riscontri ma è ancora presto per professare ottimismo. Il tempo che trascorre inesorabile, inoltre, non facilita la ricerca della verità. Continua comunque il lavoro di ricerca. L’appello viene rinnovato dalle forze dell’ordine: chiunque avesse filmati, foto sui vari smartphone di ultima generazione, li consegni agli investigatori.