
In subbuglio anche i lavoratori di Gesam Reti Spa. “Nessuno, da Palazzo Orsetti, ci ha chiesto un incontro per capire le problematiche aziendali viste dalla nostra prospettiva - dichiara la Rsu di Gesam Reti - . Durante i due mandati di Tambellini si è assistito a uno smantellamento progressivo del Gruppo Gesam, perpetrato attraverso la vendita di Gesam Gas & Luce e la cessione degli altri rami di azienda. Parallelamente, il settore distribuzione gas ha subito in questi anni, oltre ad una politica di dividendi che non ha lasciato nulla per il potenziamento Aziendale, una “drastica” riduzione di personale operativo che ha ridotto conseguentemente anche gli standard di sicurezza”.
La sensazione dei lavoratori è che ci si ostini a portare avanti il progetto di cessione a Toscana Energia della maggioranza di Gesam Reti Spa, proclamandolo come “l’unica soluzione possibile e, stante la situazione attuale, l’unica via di uscita da una situazione di stallo” . “Un progetto che è stato illustrato dal Presidente di Gesam Reti Spa Ugo Fava nell’autunno 2021 alle rappresentanze sindacali Regionali di Cgil-Cisl-Uil, ma ha trovato da queste ultime l’unanime opposizione. Con il passaggio della governance di Toscana Energia ad Italgas, il progetto politico di Toscana Energia quale principale distributore di gas della Regione a maggioranza pubblica è tramontato definitivamente - sottolinea la Rsu - . L’operazione di Lucca, peraltro non supportata dal punto di vista normativo anche alla luce di una recente sentenza del Tar Lombardia contro il Comune di Seregno, rappresenterebbe oggi una semplice cessione di una realtà pubblica ad un socio privato“.
“Un’operazione giustificata dagli attuali amministratori di Gesam - così le Rsu - come scelta strategica per partecipare alle gare Provinciali Atem per l’assegnazione delle concessioni del servizio di distribuzione del gas che, ad oggi, sembrano ben lontane dal partire in maniera significativa (a livello Nazionale, in 22 anni ne sono state svolte 8 su 177)“. “I lavoratori chiedono pertanto coerenza alle forze politiche di maggioranza che, più volte negli anni scorsi, hanno dichiarato in Consiglio comunale di essere contrarie a questo tipo di operazione“.