Alla presenza del sindaco Francesco Pifferi e della giunta, del prefetto di Lucca Giuseppa Scaduto (in foto Borghesi), del presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi, del presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Lucca Mario Regoli, del consigliere regionale Mario Puppa e delle molte autorità politiche, militari e civili, a Camporgiano, nel salone del Centro Civico, è stato presentato il libro "Dal Serchio, all’Isonzo, al Piave" di Enzo Menconi ed Ezio Della Mea, dove sono ricordati i 62 giovani del Comune di Camporgiano deceduti durante la carneficina della Grande Guerra (1915-18), i cui nomi sono anche ricordati nelle lapidi a suo tempo erette nelle varie frazioni del Comune. Dopo i saluti istituzionali delle autorità, la presentazione del libro è stata effettuata da uno dei due autori, l’ammiraglio Enzo Menconi di Carrara. "Le lapidi sono pietre della memoria - afferma - , ma la memoria ha un nemico che si chiama tempo. La storia non racconta solo il passato, ma definisce il presente e delinea il futuro. Camporgiano, nel 1915, aveva 2mila 700 abitanti e circa 62 furono le giovani vittime della guerra. Un tributo umano consistente se rapportato al totale della popolazione". Prima della presentazione del libro la Filarmonica "Pietro Mascagni" di Camporgiano aveva accompagnato la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro al monumento in onore ai caduti nei pressi della locale scuola Media.
Dino Magistrelli