MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Troppi Tir, cartiera alleggerisce l'impatto sui vicini residenti

A Porcari la ds Smith d'intesa con il Comune ha modificato accesso all'azienda e luogo della pesatura dei mezzi pesanti. Per il sollievo delle famiglie della zona

Rappresentanti dell'azienda e del Comune durante la progettazione dei lavori

Porcari (Lucca) 2 dicembre 2019 - Modificato l’accesso al piazzale e istituito un nuovo sito di pesatura. Due accorgimenti che permetteranno di eliminare un problema ormai diventato oggetto di proteste e disagi da parte dei residenti. Siamo a Porcari, nella frazione di Rughi, nell’area adiacente alla sede della multinazionale del settore cartario Ds Smith. Gli abitanti lamentavano i Tir in coda per entrare in azienda a caricare o scaricare merce, praticamente sulla porta di casa. Rumore, odori da combustione dei motori, inquinamento. L’amministrazione comunale ha incontrato i responsabili dello stabilimento per cercare soluzioni. La sinergia tra azienda e istituzioni ha prodotto un progetto vincente. “Tutto nasce nella primavera del 2018 - ricorda il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Franco Fanucchi - quando convocammo i vertici di Ds Smith per affrontare il tema sicurezza. La sosta dei Tir in coda provocava enormi disagi alla circolazione e rendeva quasi impossibile il passaggio dei pedoni. Decisivo è stato l’accordo con cui si è modificato l’accesso al piazzale, con realizzazione di una nuova pesa in aggiunta a quella esistente, così da ridurre i tempi di attesa dei camion su via Romana ovest migliorando la sicurezza in tutta l’area”.

Ottimo risultato, frutto di una strategia ben precisa. “Fin dal nostro insediamento, - aggiunge Pietro Ramacciotti, consigliere con delega alla viabilità - ci siamo impegnati a curare rapporti di collaborazione con tutte le imprese del nostro territorio. Quando esiste la volontà, è possibile raggiungere  obiettivi concreti ed armonizzare il traffico pesante per rendere il paese più sicuro”. L’impegno verso una maggiore sostenibilità ambientale da parte del colosso inglese è andato oltre: sostituzione del tetto per mettere in sicurezza i lavoratori ed i residenti nell’area circostante dal rischio connesso con l’inalazione delle fibre di amianto. Inoltre sono state ridotte le emissioni dei gas di scarico del 90% all’interno e all’esterno grazie a nuovi mezzi e carrelli elevatori elettrici dedicati alla movimentazione delle bobine. Infine, sono state completamente sostituite le lampade dello stabilimento con luci a led e completata l’installazione dell’impianto fotovoltaico per il risparmio energetico.

Massimo Stefanini