di Fabio Bernardini
Venerdì pomeriggio, al Dall’Ara di Bologna, lo Spezia ritroverà sulla sua strada l’amico Thiago Motta, per l’occasione nelle vesti di un rivale durissimo come le sue dichiarazioni lasciano presagire: "Vogliamo affrontare lo Spezia con lo spirito giusto, non sarà semplice, affronteremo una squadra difficile che avrà motivazioni importanti". Nessuno spazio, dunque, ai sentimentalismi per il tecnico di Sao Bernardo do Campo, protagonista nello scorso campionato di una salvezza eccezionale, ottenuta con una giornata di anticipo, a dispetto delle innumerevoli difficoltà che lui e i suoi uomini hanno dovuto affrontare. Ciò che Thiago Motta ha realizzato a Spezia è storia certificata dai fatti non dalle parole: 36 punti, 16° posto in classifica e un feeling con la piazza cresciuto in modo esponenziale.
Un campionato tribolato, vissuto sul filo del rasoio, dove non sono mancate le tensioni e le difficoltà, nel corso del quale Thiago ha inanellato esperienza e apportato valore aggiunto in termini di professionalità, dedizione alla causa comune e competenze, cancellando a suon di risultati i ventilati esoneri post Napoli e Genova.
Motta e i suoi uomini sono andati oltre il focolaio Covid in ritiro, i tanti infortuni all’inizio del campionato, il mercato bloccato a gennaio, realizzando un’impresa che resterà nei cuori di tutti coloro che amano le maglie bianche. Le vittorie eccezionali contro il Napoli, il Milan e il Genoa, quelle importantissime contro il Cagliari e il Venezia (indimenticabile la commozione del tecnico al gol di Gyasi) e l’apoteosi di Udine restano fotogrammi indelebili.
Nella memoria collettiva è indimenticabile anche l’abbraccio del mister brasiliano con i tifosi delle Aquile a Udine e nel match di commiato contro il Napoli, ad attestare un rapporto empatico con la gente del Golfo cresciuto in modo inequivocabile in corso d’opera. Si è passati dal Motta timido e distaccato di inizio campionato a quello incontenibile e trascinante del girone di ritorno che ha coinvolto tutti. La cronaca narra di due striscioni che sintetizzano il rapporto creatosi tra i tifosi e Motta: "Con Thiago fino alla fine" e "Thiago great coach Spezia is your home forever". A corollario restano le parole di commiato dell’uomo Motta: " È stato un anno intenso e ricco di emozioni, con la soddisfazione finale di aver raggiunto il nostro obiettivo sportivo. Voglio ringraziare la famiglia Platek, Robert e Philip per la fiducia accordatami e i miei giocatori per l’impegno e la determinazione che non hanno mai fatto mancare durante tutta la stagione. Grazie a tutti i tifosi e alla gente di Spezia per il loro supporto e affetto che porterò sempre con me. Andemo Aquile!".
Alle porte una nuova pagina di vita sportiva per Motta, lo Spezia e la sua gente, nel segno di sentimenti forti che resteranno tali prima e dopo la partita, con una tregua all’insegna della legittima combattività nel corso dei 90’. Al triplice fischio d’obbligo le strette di mano e il saluto a suggellare un legame forte che va oltre i risultati.