REDAZIONE LA SPEZIA

Saponara e i ricordi rossoneri Buone prestazioni da avversario

Per la sfida alla capolista. Italiano deve rinunciare . a Farias, Terzi, Ferrer, . Nzola, Piccoli e Mattiello

Le strade di Riccardo Saponara e quelle del Milan tornano ad incrociarsi. Milanista doc, grande talento del calcio italiano, Saponara approdò al Milan nel 2013 dopo essersi messo in luce nelle fila dell’Empoli l’anno precedente, in Serie B, con tredici gol in quaranta partite. Per arrivare a lui il Milan spese 3,8 milioni di euro per la metà del cartellino di proprietà del club toscano. Lo volle fortemente il mister rossonero Allegri che vedeva nell’allora 21enne trequartista forlivese il giocatore ideale per il sistema di gioco da lui proposto con il rombo. Indimenticabile il suo esordio da titolare in Serie A nel derby Inter-Milan (1-0) del 22 dicembre 2013, condito dal privilegio di giocare con il suo idolo Kakà. Purtroppo la parentesi nella città meneghina, sponda rossonera, non fu delle più fortunate per Saponara a causa di qualche problema fisico di troppo che non gli consentì di esprimere le sue indubbie potenzialità. Una classe cristallina messa in mostra solo in otto occasioni in un anno e mezzo di militanza. In compenso Saponara, quando vede rossonero, si esalta: nel 2015, quando giocava nell’Empoli, siglò il momentaneo gol del pareggio per i toscani a San Siro, nel girone di ritorno, nel corso di Empoli-Milan (2-2) fornì l’assist a Zielinski per il gol dell’uno a uno e sempre con i toscani, il 26 novembre 2016, realizzò per gli azzurri il gol della bandiera a Empoli (1-4 il risultato finale). Ma non finisce qui perché il 28 ottobre 2018, in Milan-Sampdoria (3-2), fece un assist a Quagliarella e andò in gol con un tiro di destro. Quello con il Milan poteva essere un match particolare anche per Farias, ma il brasiliano con ogni probabilità non ci sarà per infortunio (out anche Terzi, Ferrer, Mattiello, Piccoli e Nzola). Farias fu cercato dal Milan nel 2017, il Cagliari lo valutò dieci milioni, Mirabelli offrì contropartite tecniche, alla fine non se ne fece nulla.

Fabio Bernardini