Il verdetto alle 23 può essere inferno purgatorio o paradiso

Massimo

Benedetti

Lo Spezia conoscerà il suo destino stasera poco prima delle 23, e non è detto che la stagione sia conclusa. Ribadiamo che dopo la secca sconfitta al Picco contro il Torino e col Verona che doveva giocare contro l’Empoli il giorno dopo, avremmo messo non una, ma due firme per poter andare a uno spareggio contro gli scaligeri. Adesso invece siamo qui ad augurarci, come tutti i tifosi, che lo Spezia possa evitarlo.

Possiamo sforzarci di fare tutti i pronostici che vogliamo, ma nessuno sa cosa accadrà stasera all’Olimpico e a San Siro. In valore assoluto Roma e Milan sono più forti di Spezia e Verona, ma in questo momento della stagione entrano in gioco tante variabili che aumentano l’incertezza.

Il Verona nella sua storia non ha mai vinto a San Siro, né con il Milan e neppure con l’Inter.

A Roma stadio Olimpico pieno, con i 1300 spezzini che rappresenteranno un manipolo di irriducibili per la fede nei colori bianchi. I giallorossi vorranno vincere per chiudere in bellezza la stagione, quindi dovrà essere bravo lo Spezia ad arginare i romanisti che comunque avranno nelle gambe i 146 minuti dell’interminabile finale di Budapest. E quello può essere un vantaggio per i bianchi che nella scorsa stagione persero malamente all’Olimpico, ma in quella precedente sfiorarono una clamorosa impresa perdendo 4-3 solo nel recupero, dopo che Verde aveva pareggiato al 90’. Lo Spezia dovrà andare oltre i propri limiti per cercare di strappare almeno un pareggio. Potrebbe bastare per festeggiare stasera la salvezza? Già ottenerlo sarebbe un grandissimo risultato, poi staremo a vedere se il Verona riuscirà a fare altrettanto.

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