La Spezia, spareggio salvezza: occhi puntati su Reggio Emilia per il campo neutro

Ieri, 5 giugno, la riunione del Consiglio della Lega, ma non c’è ancora l’ufficialità. Coinvolto nella decisione anche il ministero dell’Interno per le implicazioni sul piano della tutela dell’ordine pubblico

L’aquilotto Dimitrios Nikolaou immortalato subito dopo il gol (foto Ansa)

L’aquilotto Dimitrios Nikolaou immortalato subito dopo il gol (foto Ansa)

La Spezia, 6 giugno 2023 – Con tutta probabilità sarà Reggio Emilia a ospitare lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona, che si disputerà domenica 11 alle ore 20,45. Per dovere di cronaca c’è da dire che nella serata di ieri la conferma ufficiale non era ancora arrivata nonostante nel pomeriggio si sia tenuto l’incontro del Consiglio di Lega a Milano, con i delegati delle due società assenti, dopo che erano stati consultati preliminarmente nei giorni scorsi. Partite sin da domenica sera le consultazioni, ieri mattina il presidente di Lega aveva reso nota la data di domenica (sabato c’è la finale di Champions a monopolizzare l’attenzione) e l’orario delle 20,45. E fin qui è cosa certa. Poi la decisione su quale sede fosse la più idonea.

Un discorso a più livelli, ministero dell’Interno compreso, viste le ovvie implicazioni di ordine pubblico in una sfida caratterizzata da pessimi rapporti tra le tifoserie. Una partita secca di campionato in campo neutro di questa importanza non si vedeva in Italia dal 10 giugno 1995, a Firenze, da quel Genoa-Padova, terminato ai rigori davanti a uno stadio esaurito, che vide la retrocessione in B dei rossoblù. Sulla scelta della sede la prima questione preliminare, che ha eliminato alcune piazze potenziali come Modena, esattamente a metà strada tra Spezia e Verona e con un magnifico stadio, che qualche politico locale dovrebbe visitare, era data dalla presenza in loco della Goal Line Technology, che al momento è una prerogativa dei soli impianti di squadre di Serie A. A questo punto, con Bologna fuori causa in quanto il Dall’Ara era già stato assegnato da mesi ai concerti, tutti sold-out da tempo, di Vasco Rossi, si sono fatte avanti Lecce, che sembrerebbe essere stata scartata per la sua troppa lontananza, Udine, che però non rispondeva al requisito non scritto ma comunque importante dell’equidistanza, Reggio Emilia e Firenze.

La città emiliana aderiva con riserva, in quanto il Mapei Stadium è occupato fino a venerdì per le finali del campionato Primavera e non era sicuro che per domenica il terreno di gioco venisse consegnato in condizioni adeguate a una sfida di tale valore. Da Firenze venivano avanzate riserve per il fatto che erano già state smontate le porte e il campo era già stato smosso, oltre che per problemi legati a concerti già in programma. E così giocoforza l’ago della bilancia sempre orientarsi verso Reggio, nonostante la sua capienza al limite (21.525) per un match senza ritorno, dove non saranno giocati eventuali tempi supplementari. In caso di parità al 90’, si andrà direttamente ai calci di rigore, con grande rischio per le coronarie di migliaia di appassionati allo stadio e davanti alle televisioni.

Di positivo c’è che lo stadio di Reggio è concepito per gestire arrivi da direzioni opposte. Per questo motivo, se la scelta verrà confermata, allo Spezia sarà quasi certamente assegnata la gradinata Sud (5.000 posti) e al Verona quella Nord, che di solito è per gli ospiti (4.000). Probabile, per riequilibrare i posti a disposizione, la tribuna Est da 6.573 posti ai veneti e quella Ovest da 5.137 posti agli spezzini. Ben 515 i posti previsti per le autorità e 108 per la stampa. Lo stadio dispone inoltre di 32 palchi vip da 6 persone ciascuno, che saranno anch’essi assegnati in parte alle due società. La prevendita aprirà entro domani, secondo le disposizioni che saranno stabilite dalla Lega di serie A, organizzatrice diretta dell’evento in collaborazione con il Sassuolo calcio, padrone di casa dello stadio Mapei.