Vittoria di vento e mare. Lega Navale trionfa nel segno dei giovani: "Esperienza da sogno"

Il debutto dei partecipanti al progetto Altomare Sailing Academy. Successo nella prima gara nazionale e internazionale classe 650. "Fondamentali i consigli di Andrea Pendibene e il lavoro di squadra". .

Vittoria di vento e mare. Lega Navale trionfa nel segno dei giovani: "Esperienza da sogno"

Vittoria di vento e mare. Lega Navale trionfa nel segno dei giovani: "Esperienza da sogno"

Sul viso, il sorriso luminoso come quel sole che ha dorato la loro pelle in altura. Negli occhi, la stessa profondità di quel mare che stanno imparando a conoscere (insieme al vento che lo muove) miglio dopo miglio, competenza su competenza. Fino alla vittoria. Sono i ragazzi e le ragazze che, selezionati dalla Lega Navale della Spezia, partecipano al progetto Altomare Sailing Academy promosso dalla Lega Navale italiana e dalla Marina Militare. Il loro primo esame ha coinciso con la prima gara della stagione italiana e internazionale della classe 650. Il progetto, volto a formare giovani marinai per la navigazione altomare, ha come base la sezione velica della Marina Militare di Spezia. Qui, al circolo ufficiali, Pegaso Ita883 (quel modello Minitransat che con Andrea Pendibene, originario di Viareggio, ha fatto la Minitransat 2015, 2017 e numerose altre regate in Mediterraneo insieme a Giovanna Valsecchi in categoria Double Mixed Offshore) dopo tre anni di ferma è stato rimontato grazie a un grande lavoro di squadra e ha gareggiato per 190 miglia in doppio a Punta Ala. Un percorso che ha visto come boe, le isole dell’arcipelago toscano. Nicola Brunotti, Gioele Ferrali, Livia Ciampinelli, Marica Totaro, Maria Elda Carbone, Enrica Pezzuto e Flavia Onore, che ha regatato tagliando la linea di arrivo, sono la grande squadra seguita dai tutor, Giovanna Valsecchi e Andrea Pendibene.

"Non mi aspettavo la vittoria – dice Flavia Onore – la mia idea era di fare bene e dare il mio massimo. La barca era stata preparata da tutti noi alla perfezione, da fine gennaio per tutto il mese di febbraio. La decisione è stata di investire maggior tempo nella sua preparazione piuttosto che in quella in acqua. Il percorso di gara è stato un crescendo: con Andrea è bastato poco ore per trovare la sintonia ideale. Siamo arrivati al giro dell’Isola del Giglio in decima posizione ma proprio lì, grazie all’intesa e al carteggio ben in studiato, siamo riusciti a scalare in terza posizione. Abbiamo poi vinto grazie all’ultimo ’bordo’ perché, a sole 15 miglia da punta Ala, era cessato il vento: è stato fondamentale il rigoroso mantenimento dei turni di riposo che ci ha permesso di avere forze e lucidità giusta al momento opportuno. Il traguardo alle 4.50 del mattino, con un solo minuto e mezzo di anticipo sugli avversari". Nicola Brunotti è al secondo anno di ingegneria nautica per imbarcazioni da diporto sotto i 24 metri e sua è l’ambizione di acquisire un profilo da marinaio a 360 gradi.

"Ho iniziato a fare vela in 420 sulle derive circa 6 anni fa. Ho poi provato questo tipo di vela che, devo dire, mi ha sempre affascinato. Il mio sogno è fare una minitransat, per questo ho accettato la proposta di Andrea e ringrazio la Marina per l’opportunità che ci offre". Maria Elda Carbone, frequenta qui la magistrale di design navale e nautico. A muoverla è la passione ma il suo focus è lo studio accademico: "Vado in barca da quando ho 6 anni e navigare sin da piccola in una barca classica, di 16 metri in ferro con il timone a barra, due alberi tante vele e tante manovre all’albero mi ha insegnato tanto; ho partecipato a questo progetto per l’aspetto formativo e di crescita che offre. Si impara a gestire una barca e le emozioni ma soprattutto a lavorare in squadra che è il vero valore aggiunto". A insegnare che è la squadra a fare la vera differenza è proprio Andrea Pendibene, il più giovane italiano a concludere la Transat 6.50 e a entrare tra i migliori 84 skipper del mondo nel 2007, vincitore poi del campionato italiano Mini 6.50 e oggi arruolato nel gruppo sportivo della Marina Militare Italiana (Marivela): "La vittoria aiuta a continuare il lavoro ma la vera fortuna è quella di stare in un progetto all’interno della Lega Navale Italiana e della Marina Militare che fa si che l’obiettivo vero sia quello della crescita di ognuno di noi". Soddisfatto il capitano di vascello, Giuseppe Cannatà, capo ufficio vela e direttore di Marivela: "Un risultato che ci riempie di gioia e d’entusiasmo, il supporto di Andrea Pendibene è stato fondamentale. Diamo onore al merito. Speriamo che questa esperienza si possa allargare e comprendere altre barche della Marina Militare nel contesto offshore".