Via ai lavori di demolizione del secondo ponte sul Pogliaschina

A Borghetto Vara con l'assessore regionale Giacomo Giampedrone e il sindaco Claudio Del Vigo. “Sanata una ferita dell'alluvione del 2011”

L'assessore Giampedrone e il sindaco Del Vigo

L'assessore Giampedrone e il sindaco Del Vigo

Borghetto Vara( La Spezia), 25 giugno 2020 – Al via i lavori di demolizione del ponte sul Pogliaschina che sorge sulla strada statale verso Carrodano. “Si tratta di un momento storico per Borghetto – afferma l'assessore regionale Giacomo Giampedrone - : dopo la demolizione e la ricostruzione del ponte sulla provinciale, con l’avvio di questo cantiere inseriamo un tassello fondamentale nel piano complessivo di riduzione del rischio idrogeologico dell’area”. Giampedrone, nella mattina del 25 giugno, ha effettuato, assieme al sindaco di Borghetto Vara, Claudio Del Vigo, un sopralluogo sul cantiere che vedrà appunto l’abbattimento del vecchio ponte sulla statale.

“Eliminare questa struttura - prosegue Giampedrone – significa sanare una ferita che ancora duole, quella del 2011 e dell’alluvione che, qui a Borghetto, proprio a causa di questo ponte, portò morti e devastazione. La demolizione è stata finanziata interamente da Regione Liguria: al termine della rendicontazione sul primo ponte, ricostruito e riaperto al traffico l’anno scorso grazie ai nostri finanziamenti, abbiamo deciso di mantenere le risorse rimanenti, che ammontano in totale a 1,1 milioni di euro, per avviare opere necessarie al territorio in cui, oltre allo smantellamento del ponte, rientrano la risistemazione dell’alveo e interventi sulla piazza principale di Borghetto”.

Il commento, poi, di Del Vigo: “È una grande soddisfazione essere arrivati a questo risultato tanto atteso dalla popolazione di Borghetto per eliminare un potenziale pericolo per tutto il territorio. Non parlo solamente di Borghetto, ma anche della Val di Vara perché il franco idraulico era davvero insufficiente e la situazione era a rischio. Continueremo ovviamente a vigilare nei confronti di Anas affinché il progetto venga completato così come era in origine”. La ricostruzione della struttura, a campata unica e senza piloni in alveo, sarà invece in capo ad Anas.