
Militari, dipendenti civili della Difesa e dell’indotto arsenalizio, studenti del campus universitario da qui in avanti la vedranno ogni giorno e potranno fare tesoro della storia umana che racchiude e che si fa lezione ritrovata. Ciò che è visibile è una targa alla memoria. L’omaggio non è ad un eroe decorato con medaglie d’oro. Ma ad un supermarinaio, semplice e buono, maestro di manovre alle vele, e di vita, per tanti allievi ufficiali della Marina Militare, ora supergallonati. Lui è Guido Coccia, mitico nocchiere e nostromo dell’Amerigo Vespucci, originario di Nocera Umbra, nato nel 1928, spirato nel 1999: fu imbarcato sul Vespucci per 35 anni, un record.
Ieri la figlia Maria Teresa – davanti alla mamma Bruna e alle massime autorità locali e al sindaco della cittadina umbra Giovanni Bontempi – ha scoperto l’insegna, posta a ’presidio’ del largo davanti a Porta Ospedale dell’Arsenale, con vista sulla darsena, abituale ricovero della nave scuola per i lavori, come adesso. Un omaggio voluto dal Comune della Spezia che si fa collante nei rapporti, ondivaghi, con la Marina Militare, quanto mai propizio in questo periodo di ritessitura del dialogo. A raccontare sommariamente lo spessore del marinaio è stato l’ammiraglio Giorgio Lazio, evidenziando il valore dell’omaggio nell’ambito dei rapporti con la comunità civile. Il sindaco Pierluigi Peracchini, ha rilanciato: "Il nostromo era uno spezzino di adozione..". Ha poi letto il messaggio che la figlia, commossa, gli ha affidato. Toccante: "Mi piace pensare che, attraverso il riconoscimento a mio padre, arrivi un eguale attestato ideale a tutti coloro, e sono tanti, che fanno bene, con entusiasmo il loro dovere e, così procedendo, rendono più grande e sicura la nostra Nazione". Lui ha contribuito forgiando marinai, curando il Vespucci con dedizione, grazie anche alle sue mani d’oro. Era un grande modellista navale Guido Coccia. E anche un videomaker, col culto della fotografia e delle riprese in superotto. I documentari girati sul Vespucci costituiscono un grande patrimonio culturale.
Anche sulla nave scuola sarà posizionata in sua memoria una targa, consegnata ieri dalla famiglia al comandante Gianfranco Bacchi.
Corrado Ricci