Varignano, graziotto al comando del Gruppo operativo subacquei

Un orgoglio per il paese "Città dei palombari". Oggi altri 18 operatori entrano. a far parte della squadra

Nel paese che, anche nella cartellonistica stradale si fregia definirsi ’Città dei palombari’, c’è un motivo in più per gli abitanti per gonfiare il petto di orgoglio: il nuovo comandante del Gruppo operativo subacquei è uno di loro, nato e cresciuto alle Grazie. Lui è il capitano di vascello Giampaolo Consoli, 53 anni. La notizia merita di essere valorizzata oggi, giorno nel quale - con la cerimonia presieduta dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Giuseppe Cavo Dragone - cresce la ’famiglia’ dei palombari: il basco blù sarà, infatti, consegnato a 18 nuovi operatori. Il comandante Consoli sarà al loro fianco, consapevole del loro valore, non fosse altro perché il loro percorso e stato il suo, all’inizio della carriera: risalgono al 1987 i conseguimenti dei brevetti da palombaro e sommozzatore, a cui sono seguiti quelli per operatore iperbarico per immersione profonde (’92) e quello da paracadutista (’96). A seguire altri titoli specialistici ed esperienze che hanno spianato la strada al comando del Gos, alle dipendenze dirette del comandante di Comsubin, l’ammiraglio Massimiliano Rossi. Ma un elemento cardine del suo essere marinaio sta nel dna: suo padre era, infatti, un incursore. Si è spento nel 2014, ma il ricordo continua a farsi faro per il nuovo capo del Gos da cui dipendono tutti i reparti subacquei della Marina (Pronto impiego di Comsubin, 7 Nuclei Sdai sparsi per la penisola) dediti a varie missioni: soccorso sommergibili, bonifica ordigni esplosivi, lavori subacquei ad elevate profondità. Prima di lui un altro graziotto aveva comandato il Gos, Paolo Spina, nel 2012.

Corrado Ricci