MATTEO MARCELLO
Cronaca

Una tesi sul Vespucci. La passione di tre giovani per la Signora dei mari

Le studentesse impegnate per mesi in rilievi laser scanner e fotografie "Abbiamo creato una banca dati molto utile anche per i futuri restauri".

Dalla passione per Nave Vespucci alla tesi di laurea in Architettura. Protagoniste tre giovani ragazze, la spezzina Jery Santagostino, Camilla Russolillo e Natalia Morella, che al Vespucci hanno dedicato la loro tesi di laurea in Scienze dell’Architettura, nell’ambito della collaborazione tra la Marina militare e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. "Il rilievo digitale della Nave Amerigo Vespucci: la catalogazione degli elementi per l’individuazione del valore patrimoniale e la valorizzazione virtuale della nave", questo il titolo della tesi che nei giorni scorsi è stata simbolicamente affidata al capitano di Vascello Giuseppe Lai, giunto alla Spezia in questi giorni, dopo il giro del mondo. "Tutto è iniziato quando, spinte da un forte interesse personale per il tema della documentazione del patrimonio culturale, abbiamo scelto autonomamente di svolgere il nostro tirocinio curriculare all’interno del progetto in corso sulla nave Amerigo Vespucci – spiega Jery Santagostino –. Fin dai primi rilievi, ci siamo rese conto della portata e del valore di questo lavoro: per questo motivo abbiamo deciso di portarlo avanti e approfondirlo, trasformandolo nella nostra tesi di laurea".

Le tre studentesse, quindi, raccontano l’Amerigo Vespucci attraverso il rilievo digitale, al fine di mettere a sistema tecnologia, patrimonio culturale e valorizzazione virtuale della Nave più bella del mondo. "L’intero percorso – racconta Camilla Russolillo – è durato circa un anno: siamo partite con l’attività di tirocinio e poi si è evoluto in un lavoro di tesi più strutturato e completo. Ci siamo occupate di numerosi aspetti: rilievi laser-scanner e fotografici, restituzioni grafiche in 2D degli spazi interni ed esterni della nave, catalogazione dettagliata degli elementi presenti sul Ponte di Coperta e sul Ponte di Cassero, e infine la progettazione di un tour virtuale interattivo". "Con il nostro progetto abbiamo voluto fornire un supporto concreto alla conservazione e alla manutenzione della nave attraverso una documentazione precisa e organizzata - sottolinea Natalia Morella - Abbiamo creato una banca dati utile per futuri studi o restauri, unendo innovazione e tradizione".