
Performer senza paura. Il suo il messaggio di pace finisce in tragedia ma idealmente continua all’infinito. Giuseppina Pasqualino, in arte Pippa Bacca, era partita, da Milano, l’8 marzo 2008 in autostop, con la sua amica Silvia Moro, vestite da sposa, per portare un messaggio di pace e amore sulla rotta balcanica per raggiungere Gerusalemme, ma in Turchia, un mese dopo ha trovato la morte per mano di un assassino. Un vicenda tragica che aveva commosso l’Italia e il mondo. Infatti il suo viaggio di vita e fratellanza, idealmente, non si è mai interrotto. Tanti artisti si sono ispirati a lei dedicandole poesie, canzoni e opere, olitre che libri e film.
E ieri a Lerici le è stata dedicata una panchina bianca, come il suo abito da sposa, una cerimonia con la quale l’amministrazione Paoletti, su iniziativa del consigliere Antonio Cosenza, vuole pensare "che qui Pippa si riposi, osservando felice questo mare e i nostri tramonti, per poi riprendere il suo viaggio di pace e vita. Una grande donna in un mondo piccolo piccolo". Queste parole sono state scandite ieri a Punta Pertuso sul lungomare lericino, nel cuore della passeggiata. dove è avvenuta la toccante cerimonia presenti la sorella Rosalia Pasqualino, il sindaco e altre autorità, tra cui la Guardia costiera. "Ringrazio la mia compagna, milanese come Pippa Bacca, che qualche mese fa, attraverso il film ’Mi sono Innamorato di Pippa Bacca’ - ha detto Cosenza - mi ha fatto scoprire il valore artistico e simbolico della performance ’Spose in viaggio’, così facendomi conoscere una donna che ricordavo solo quale vittima di un orribile e tragico fatto di cronaca. L’8 marzo 2008 Pippa Bacca, insieme ad un altra artista, parte da Milano indossando un abito da sposa allo scopo di intraprendere un viaggio che prevedeva di attraversare undici Paesi coinvolti a vario titolo e in epoche diverse in conflitti bellici: una sorta di rotta balcanica di pace, sino a raggiungere Gerusalemme. Si muovevano in autostop e la loro armatura era l’abito da sposa che indossavano. Le due artiste si dividono a Istanbul e purtroppo il viaggio della Bacca si interrompe il 31 marzo 2008 in Turchia, a Gebze, per mano di un assassino che dopo averle dato un passaggio la ha sequestrata, violentata e uccisa. Il viaggio di Pippa Bacca, contrariamente alla sua tragica fine, non è simbolo di sogni violati, di desideri infranti o di ali spezzate, bensì un potente urlo di speranza, e di pace e così Pippa diventa un’icona di umanità. E’ di tale potenza - ha concluso Cosenza - quello che rimane del suo messaggio che, dopo la sua morte, artisti di vario genere, tra cui Alda Merini, a lei si sono ispirati dedicandole poesie, canzoni e opere oltre che libri e film. In questo modo il suo viaggio non si è mai interrotto e oggi continua a Lerici che le ha dedicato questa panchina, bianca come il suo abito da sposa".